Equinozio d’Autunno: mix di arte, musica e cultura nel paesi del Cilento
Nove giorni di grandi emozioni: gli itinerari d’arte di Equinozio d’Autunno hanno entusiasmato Scario, Bosco e San Giovanni a Piro proseguendo idealmente il percorso avviato lo scorso anno, con l’evento dedicato all’amico e allievo di Picasso Josè Ortega che a Bosco, Paese incendiato e distrutto dalla repressione borbonica e cancellato poi dall’Albo dei Comuni italiani per aver partecipato attivamente ai Moti del Cilento del 1828, aveva trovato dimora e ispirazione artistica.
Il tutto a conferma di un evento in grado di occupare anche nei prossimi anni un posto di rilievo nel panorama dell’offerta turistica sul mercato nazionale.
Equinozio d’Autunno si candida a diventare un decisivo strumento di promozione territoriale; per rispondere alle sfide competitive, alla modernizzazione delle imprese turistiche e alla capacità di creare sistema attorno al turismo.
I prossimi obiettivi sono la programmazione in largo anticipo supportata da una adeguata formazione professionale di operatori, imprese e tessuto sociale al fine di consentire alla rassegna di consolidarsi come fonte tangibile di attrazione turistica e di confronto con altre culture europee, ma soprattutto di trasformarsi in un incubatore di opportunità soprattutto per i giovani dell’area. “Lo sviluppo di un territorio passa attraverso la valorizzazione delle risorse materiali e umane che esso possiede - ribadisce l’assessore al Turismo Alberto Astone - la nostra comunità è stata privilegiata dalla presenza di Josè Ortega che ci ha lasciato una testimonianza indelebile della sua arte”.
E chi ha avuto la ventura di appassionarsi a questo mix di arte, musica e cultura, organizzato dal Comune di San Giovanni a Piro con il contributo dell’assessorato regionale al Turismo e Beni Culturali, dell’Ente Provinciale per il Turismo e la Provincia di Salerno, affidato alla direzione artistica di Jean Pierre el Kozeh e al coordinamento di Pasquale Sorrentino, ha avuto modo di scoprire o riscoprire i tratti salienti di una location paesaggistica che rappresenta un attraente motivo di richiamo naturalistico.
“Ortega è la figura centrale intorno alla quale ruota tutta la rassegna ed è una figura sulla quale puntiamo molto - sottolinea Astone - e l’obiettivo è quello di allestire una casa-museo che attraverso il contributo del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e di altri Enti possa consentire a tutti di ammirare le diverse forme di espressione artistica di Ortega”.







