RASSEGNA LIBRI MERIDIONALI: "ARIA D'OPERA".... SEMPRE PIU' ISPIRATRICE DEL JAZZ
di Marisa Russo | BlogAmedeo Furfaro Musicista e Critico Musicale calabrese, Direttore di Musica News, affronta nel suo libro "Aria d'Opera", The Writer Edizioni, una vasta tematica da più angolazioni in un excursus interessante e complesso. In copertina, in un contrasto di rasserenanti verdi_azzurri e conturbanti rossi di sangue e d'amore, due danzatrici con sguardo una in dietro, forse al passato, e l'altra in avanti, forse verso il futuro, dipinto di Silvi Palazzo, ci introducono in questo variegato iter del mondo dell'opera. L'autore raccoglie vari suoi scritti sull'argomento, poi approfondisce sulla cosidetta "contaminazione" tra Jazz ed opera lirica, riconoscendo ormai uno stile definito che ha dato nuova vita al genere operistico. Non manca il constatare quanto il crimine entri nei soggetti dei melodramma, seppure addolcita dalla musica, è molto presente la componente noir!
Sottolinea come da quando al Maggio Musicale Fiorentino del 2018 hanno cambiato il finale della Carmen di Bizet per una protesta contro la violenza alle donne, non facendola morire, molti hanno seguito tale esempio cambiando le storie di famose opere!
Furfaro non condivide queste alterazioni, ma le vede come violenze sull'Arte!
Si sofferma molto su Ruggiero Leoncavallo, non manca di citare delle mie affermazioni, e sui contrasti e le differenze di stile con Giacomo Puccini. Da calabrese ha uno sguardo particolare per il rapporto di Leoncavallo con il paese della calabria, Montalto Uffugo, e per altri musicisti della sua regione.
Esamina anche il rapporto tra l'Opera ed il Cinema che spesso, non solo ha adoperato brani di opere come colonna musicale, ma ha creato film da queste. Cita come Pagliacci a Chieti è stata abbinata a La Strada di Nino Rota, evidenziando un legame tra Leoncavallo e Fellini nel "gioco" delle maschere.
Il documentario (2018) di Michael Moore "Fahrenheit 9 /11 sull'ascesa di Trump alla Casa Bianca usa come commento musicale "Vesti la Giubba" di Leoncavallo con un risultato sorprendente per il contrasto che voleva evidenziare tra veritĂ e finzione.
Le influenze musicali tra Italia ed America sono molte e reciproche.
Molti i musicisti italiani che emigrarono trovando lì maggiori successi, con conseguenziali influenze negli stili musicali. "Nessun Dorma" della Turandot ad esempio fu ripresa nel jazz di Lester Bowie e Don Byron. Certamente il gradimento della musica italiana contribuì alla difficile accettazione degli immigrati italiali, divenendo quindi anche un valore di carattere sociale.
Ora sempre piĂą l'opera italiana attinge al jazz e viceversa offrendo un diverso stile musicale gradito al jazzista Furfaro ..........ma non a tutti, vedendo anche in questo caso una offesa, una violenza alla originale opera Artistica!.
"Aria d'opera" è un libro da leggere e che sollecita a meditare su vari temi che soprattutto pongono fondamentali quesiti sul rapporto tra Etica ed Arte e sulle normali, inevitabili influenze delle varie culture, pur nel rispetto dell'opera dell'Artista, e la discussa libertà di riproporla alterandola!!

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