Scuole chiuse. Probabile ritorno il 7 gennaio
di Emilio La Greca Romano | BlogEcco il nuovo orientamento in merito alla riapertura delle scuole.. Azzolina si accoda a De Luca che, finalmente, mostra aver compreso la gravità dell’errore che stava commettendo con la riapertura anticipata e graduale. La mutazione dell’orientamento del MIUR è conseguenza delle diverse controversie con le varie eterogeneità territoriali della penisola. Ulteriori condizionamenti, non secondari, sono scaturiti dai contatti diffusi col mondo della scuola e soprattutto con Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania. Tutto questo è servito a far riflettere e ad assumere un orientamento più responsabile da parte del Ministro Azzolina. Questo l’orientamento attuale ovviamente. Si tornerà, comunque, a scuola con elevata probabilità e buon senso, non prima di Gennaio. E si tratterà di un rientro che avverrà con razionale gradualità, in considerazione dei colori regionali, indicatori del grado di rischio. Azzolina, di fluida parola televisiva, ha rivelato questo nuovo indirizzo programmatico, in qualità di ospite, nella trasmissione “Cartabianca”. Nulla di ufficiale, al momento. Si tratta soltanto di dichiarazioni. Ha pubblicamente riferito che, comunque, le imminenti settimane si rappresenteranno decisive. Viene ipotizzato un rientro razionale e scaglionato, in ogni ordine e grado di scuola, nel mese di gennaio. Avrà, ha dichiarato, tempo utile affinché il tutto venga ben programmato. Ci auguriamo che la prossima marginalità temporale venga veramente bene utilizzata a tal fine. In sostanza bisognerà garantire, alla luce del rientro, tamponi rapidi per le scuole e un nuovo piano dei trasporti che permetta ai dirigenti scolastici di organizzare ulteriori scaglionamenti degli ingressi ove necessario. “Noi, ha aggiunto, da parte nostra, dobbiamo programmare e preparare secondo una linea prudenziale…il Governo ha interesse a che i ragazzi tornino in classe. Ovviamente il rientro avverrà con modalità graduale”.
Gli studenti potrebbero quindi essere divisi in piccoli gruppi. In relazione al destino dei maturandi di quest’anno scolastico, si valuterà con una tempistica più larga. “Vedremo nei prossimi mesi per l’esame, ma consulteremo gli studenti come abbiamo fatto l’anno scorso”. Azzolina ha ipotizzato la possibilità di un rientro differente quindi, in considerazione della condizione, del “colore sanitario” regionale. Nella nostra regione intanto diversi Sindaci, con relative ordinanze territoriali, hanno bloccato l’apertura scaglionata o sono orientati a farlo. Tanto alla luce del preoccupante quadro emergenziale a seguito della crescita dei casi positivi. I dati Coronavirus Campania di oggi fotografano questa situazione: sono 3.334 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, di cui asintomatici 3.127 e sintomatici 207, a fronte di 23.496 tamponi. Il dato è dell’ Unità di crisi della regione e porta il totale positivi dall’inizio della pandemia a 125.276 su un totale tamponi pari a 1.355.455. Sono poi 32 i nuovi decessi, registrati oggi ma rispetto a morti avvenute tra il 13 e il 18 novembre, e il totale sale a 1.192. Ci sono infine 2.255 guariti, e il totale è di 28.898. Su 656 posti letto di terapia intensiva, sono occupati 194; su 3.160 posti letto di degenza, compresa l’offerta dei privati, sono occupati 2.287.
Nel frattempo in Campania, i sindaci hanno già bloccato il rientro scaglionato. In diversi Comuni è prevista la chiusura. A Solofra bloccato il rientro in tutti gli edifici scolastici e la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 03 dicembre. “La chiusura di tutti gli edifici scolastici presenti sul territorio comunale di ogni ordine e grado, sia pubblici che privati, nonché la sospensione delle attività didattiche in presenza, fino alla data del 3 dicembre 2020, ovvero fino alla scadenza di eventuali proroghe di detta data adottate da successivi provvedimenti del Governo, dando atto che la gestione dell’attività amministrativa delle relative istituzioni scolastiche dovrà essere assicurata da remoto secondo le modalità disciplinate dalle disposizioni vigenti in materia, ed autorizzando la possibilità di accesso per gli adempimenti e gli interventi necessari”.
Il Sindaco De Prisco di Pagani poi dichiara “La curva epidemiologica in città non accenna ad abbassarsi e a Pagani i contagi che ruotano intorno al mondo della scuola sono troppo elevati”. Non essendo riscontrabili condizioni di sicurezza per rientrare a scuola la didattica a distanza continuerà fino al prossimo 11 gennaio per le scuole di ogni ordine e grado. Tanto è stato disposto dal sindaco di Pagani, Raffaele Maria De Prisco, con ordinanza n. 44 proprio oggi.
A questi e ad altri provvedimenti si aggiunge la più recente Ordinanza del Governatore Vincenzo De Luca. Ordinanza che si rappresenta, fortunatamente, in Campania “zona rossa” un ulteriore
cambio di rotta: “No allo sbaraglio, i bimbi non sono cavie”. L’apertura delle Scuole quindi è in dirittura di proroga.
Nel Cilento, diversi Sindaci, in considerazione dell’ascesa dell’andamento pandemico, sono pronti ad emettere Ordinanze di chiusura. Tante scuole in sostanza resterebbero chiuse, già sole per volontà oculata dell’azione delle politiche locali. Esempio solerte e fattivo è stato quello del Sindaco di Castellabate. In data odierna, infatti, con l’ordinanza n. 61, ha sospeso le lezioni in presenza per i bambini della scuola dell’infanzia e della prima elementare che sarebbero dovute ripartire, per effetto dell’ordinanza regionale, il prossimo 24 novembre. Prosegue la DAD a Castellabate, anche per i bambini della Scuola d’Infanzia. «Molte famiglie e rappresentanti di classe mi hanno manifestato i loro dubbi in merito alla didattica in presenza per i più piccoli, visti i contagi nel nostro territorio e la situazione generale in Campania, ha dichiarato il primo cittadino, nella persona di Luisa Maiuri. E, se pure la situazione locale è sotto controllo, ho preferito accogliere tali istanze vista anche l’attuale difficoltà di accesso ai tamponi antigenici dello screening scuola».
Incertezza sanitaria e condizionamenti del calendario scolastico, nel mese di dicembre, inducono, con buona ragione, a formulare la più logica valutazione di una proroga d’ingresso in sede alla fine delle festività natalizie, ovvero a gennaio.
Rispondendo alla domanda se è prevedibile la data del 7 gennaio, dopo le vacanze di Natale, la stessa Azzolina parla addirittura, come accennato, di un ritorno a scuola con modalità graduale.
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