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Da domani, Campania in giallo

Da domani sarà ristabilita la classificazione del rischio con le cromature regionali per differenziare territorialmente l’entità dell’insidia epidemica. Bar e ristoranti riapriranno. Sarà consentita la mobilità intercomunale nelle e tra le province. Resta il divieto di circolazione dalle 22.00 alle 5.00. Ci si potrà muovere nelle ore notturne soltanto se si potrà comprovare lo spostamento. No restrizione consegna a domicilio. Si apertura negozi al dettaglio. Si attività centri sportivi. No apertura musei. Impedito andar per mostre. Chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, bar e tabaccherie. De Luca: «Zona gialla, zona rossa, arancione. Un giorno sì e un giorno no. Cose demenziali. Se chiedete a me oggi in che zona siamo, non ve lo so dire. Figuratevi un povero cristo di operatore commerciale, un albergatore che deve pensare. Servono scelte chiare ed applicabili, altrimenti con le mezze misure allunghiamo i tempi dell’epidemia mandiamo al manicomio un Paese intero».

📅 domenica 10 gennaio 2021 · 📰 CovidSalerno

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Credits Foto ilriformista

foto autoredi Emilio La Greca Romano | Blog

Protagonista resta il Covid19, purtroppo! Domani, con l’inizio della nuova settimana, in tutta la penisola, verrà ristabilita la classificazione del rischio. Le regioni torneranno alle cromature per differenziare territorialmente l’entità dell’insidia epidemica. La Campania da lunedì 11 gennaio tornerà in giallo.

E’ fatto divieto fino al 15 gennaio, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, fatta eccezione che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. L’Ordinanza ministeriale, in vigore da domenica 10 gennaio, colora arancione Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Ecco le regole che interesseranno la Campania, zona gialla, a partire da domani e fino al 16 gennaio. Soltanto venerdì sarà valutata l’eventuale proroga zona gialla della Campania. Bar e ristoranti riapriranno. Sarà consentita la mobilità intercomunale nelle e tra le province. Resta il divieto di circolazione dalle 22.00 alle 5.00. Ci si potrà muovere nelle ore notturne soltanto se si potrà comprovare lo spostamento. Le ragioni che giustificheranno lo spostamento notturno restano le stesse: lavoro, necessità e salute. No restrizione consegna a domicilio.

Si apertura negozi al dettaglio. Si alle attività nei centri sportivi. No apertura musei. Impedito andar per mostre. Chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. I mezzi di trasporto pubblico potranno essere occupati in misura del 50%. La scuola riprende in DAD in massima parte. Dall’11 gennaio torneranno in presenza solo la prima e la seconda elementare. Riapriranno gli asili. Si prevede il rientro il 18 gennaio di tutti gli alunni della primaria e, condizione epidemiologica permettendo, anche il 25 gennaio degli studenti delle secondarie di primo e secondo grado. Fra le proposte del governo centrale che aggiorna le regole per la determinazione dei colori delle zone regionali vi è la necessità della considerazione dell’incidenza settimanale dei casi di contagio degli ultra cinquantenni. Se l’incidenza è superiore a 250 ogni 100 mila abitanti scatta in automatico la zona rossa. Permane il criterio dell’indice di trasmissione e la necessità di praticare chiusure e blocchi da zona rossa anche con Rt superiore a 1,25. Mentre la nostra regione passa a un giallo rinforzato, non manca il pensiero di Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania, intorno ai multiformi colori italiani: «Zona gialla, zona rossa, arancione. Un giorno sì e un giorno no. Cose demenziali. Se chiedete a me oggi in che zona siamo, non ve lo so dire. Figuratevi un povero cristo di operatore commerciale, un albergatore che deve pensare. Servono scelte chiare ed applicabili, altrimenti con le mezze misure allunghiamo i tempi dell’epidemia mandiamo al manicomio un Paese intero».


Campania passa a zona «gialla rinforzata» dall’11 al 15 gennaio. E, in merito alla possibilità di rientro a scuola, per la pratica della didattica in presenza, aggiunge: “Non abbiamo problemi per i trasporti, abbiamo già l’orientamento a fare turni alle 8 e alle 10, abbiamo 300 linee ordinarie in funzione e la disponibilità di 400 mezzi Ncc per il trasporto scolastico. A partire dal 18 gennaio valuteremo, dal punto di vista epidemiologico, se ci sono margini per ritornare a scuola per la primaria. Faremo le verifiche definitive dopo il 25, se abbiamo una ripresa di contagio la situazione rimarrà quella di oggi. (…) Abbiamo chiesto al commissario nazionale 1 milione di test molecolari rapidi da destinare al personale scolastico in attesa delle vaccinazioni, come per il personale dei trasporti. Dalla prossima settimana, assicura De Luca, abbiamo già 350mila test che ci sono stati inviati dal commissariato“. Lo stesso Presidente De Luca si è detto “nettamente contrario alla linea che sta seguendo il governo nazionale” in relazione alla modalità del contenimento del virus. Misure del governo sicuramente criticabili a parere del Governatore della regione Campania. “Noi siamo per un’unica zona arancione fino a fine gennaio – spiega De Luca – quando poi potrebbe scattare la zona rossa nei casi di particolare emergenza. Ma moltiplicare scelte parziali, giallo, giallo rafforzato, arancione, rosso, un visitatore alla volta, sotto i 5.000 abitanti, non oltre i 30 km e via dicendo, cose peraltro assolutamente incontrollabili, significherebbe venire meno a un dovere elementare di messa in sicurezza dell’Italia e a un rapporto semplice per un Paese intero”.

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