Amministratore di sostegno svuota indebitamente i conti correnti della zia, dovrà rispondere dell'accusa di "peculato"
Su disposizione di questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d'urgenza, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti dell'amministratore di sostegno di una donna diversamente abile, indagato per essersi appropriato quasi per intero del patrimonio dell'assistita, gestito su delega del Giudice Tutelare.
I sospetti si sono immediatamente concentrati sul cugino che, nel 2010, era stato nominato amministratore di sostegno della donna e da allora curava, tra le altre cose, anche la gestione di tutti i suoi averi; nel corso degli approfondimenti investigativi, le Fiamme Gialle della Tenenza di Vallo della Lucania hanno esaminato i movimenti sui conti correnti della defunta, sui quali il nipote aveva piena delega ad operare.
Sono stati così ricostruiti, negli anni dal 2010 al 2018, ripetuti prelevamenti e bonifici per importi notevoli, sempre a favore dell'uomo, senza apparenti giustificazioni e, soprattutto, senza darne alcuna comunicazione al Giudice Tutelare, verso il quale aveva invece l'obbligo di rendicontare tutte le operazioni inerenti all'amministrazione patrimoniale svolta.
In particolare nel 2011, gli investigatori hanno addirittura scoperto un bonifico di 90.000 euro e due prelievi, rispettivamente, per 35 e 25 mila euro, eseguiti nell'arco di soli tre mesi, che non hanno trovato alcun riscontro nell'elenco delle spese dichiarate al Tribunale. Si tratta di denaro di cui, d'altra parte, l'indagato ha fatto perdere nel tempo qualsiasi traccia sui propri conti correnti e depositi intestati.
Il responsabile dovrà rispondere dell'accusa di "peculato", reato per il quale rischia una condanna fino a dieci anni e mezzo di reclusione.
Guardia di Finanza - Salerno







