Campania in fascia gialla dal 26 aprile
di Emilio La Greca Romano | BlogCampania gialla dal 26 aprile. L’Ordinanza firmata dal ministro Speranza. La nostra regione tornerà nella fascia con meno restrizioni a partire da lunedì prossimo. Insieme alla Campania diverse altre regioni torneranno gialle. Nei ristoranti magicamente si potrà consumare all’aperto. La visita ai parenti sarà consentita una sola volta al giorno, quasi come da severo dettato posologico da bugiardino. Dopotutto, in molti casi, sembra essere sicuramente salutare la distanza parentale; l’eccessivo dosaggio della interazione con questi potrebbe provocare svariati nocivi effetti collaterali. Tra l’altro lo suggeriva lo stesso Mario Monicelli col titolo del suo film a chiosa del secolo scorso, (nel 1992): “Parenti serpenti”.
Il recente Decreto, introduce le “certificazioni verdi Covid-19”, comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2. Le stesse attesteranno, inoltre, la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Avranno validità semestrale. Quella relativa al test risultato negativo sarà valida per 48 ore. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea saranno riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea. Con Ordinanza di Vincenzo De Luca, datata 23 aprile, sarà data possibilità ai Dirigenti scolastici di adottare forme flessibili nella organizzazione dell’attività didattica, con l’obiettivo di ridurre l’attività in presenza nella misura necessaria ad assicurare il rispetto del distanziamento minimo richiesto dalle vigenti misure di sicurezza, assicurando in ogni caso almeno il 50% delle presenze. La diffusa politica di riapertura, trova la contrarietà scientifica e la sola benedizione dei politici negli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama. Gli esperti del Cts hanno mostrato perplessità sulle riaperture. Draghi-Brusaferro, Presidente del Cts, hanno avuto un incontro-scontro e proprio sullo sport.
A parere dei tecnici la liberatoria per quelli di contatto non ci sta. Draghi, il Presidente del Consiglio, con questa esclamazione vivace d'incoraggiamento, ha bonariamente contrastato la sollecitazione di Brusaferro. Il premier avrebbe detto: “Suvvia professore, non vorremo mica metterci a fare distinzioni tra il golf e il calcetto”. Si dice preoccupato per la troppo facile e diffusa riapertura lo stesso Governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca: “Attenzione o ci giochiamo l’estate”. La scelta troppo blanda del Governo a De Luca non piace. Sulle misure governative ha dichiarato: “Decidiamo di aprire le attività dopo il 26. C’è un tema che riguarda i ristoratori. Ma si può dire di aprire di sera fino alle 22?. Chiaro che è una presa in giro. La mia idea è di mantenere il coprifuoco alle dieci, ma non dobbiamo prendere in giro i ristoratori”. Altra l’opinione di Vincenzo Schiavo, Presidente di Confesercenti Campania. A dire di Schiavo il passaggio in zona giallo della Campania «E’ una opportunità che permette alla nostra regione di avere dei segnali di presunta normalità e consente di rilanciare l’economia delle nostre attività, proteggendone il futuro, che ad oggi è a rischio. Una condizione ordinaria che gli imprenditori della nostra regione meritano per le grandi sofferenze che stanno provando da oltre 410 giorni. Dobbiamo però difendere questa condizione, blindandola affinchè non si ritorni più indietro.
Per questo motivo da parte nostra abbiamo già ulteriormente sollecitato i nostri iscritti, le nostre attività, ad applicare in modo rigoroso le regole anti-Covid come da protocollo. Sanno bene che se dovessimo chiudere di nuovo per molte imprese non ci sarebbe più neanche la speranza per ripartire. Ai consumatori e ai nostri concittadini, per questo, anche noi esercenti preghiamo di non commettere l’errore madornale di creare assembramenti e di favorire i contagi. Non è un liberi tutti» (..) «Ribadiamo innanzitutto la nostra contrarietà al coprifuoco alle ore 22 sino al 31 luglio, significherebbe distruggere il turismo. E’, invece, giusto e intelligente promozionare e creare le condizioni affinchè ci siano sempre più zone “covid free” nella nostra regione, come sta accadendo all’estero. Rendere le isole e le zone turistiche sicure, e promozionarne abilmente la condizione raggiunta, sarebbe l’ideale per attirare i turisti in Campania, scongiurandone la fuga in altri paesi d’Europa».
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