Campania, necessarie "forme flessibili nell’organizzazione didattica". Nuova Ordinanza di De Luca autorizza almeno il 50% di presenze
di Emilio La Greca Romano | BlogIl Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo una settimana dalla riapertura delle scuole sul territorio regionale fornisce preoccupanti dati. “Nei primi 7 giorni di apertura delle scuole, dall’11 al 18 aprile, noi registriamo nella Asl Napoli 1 Centro, 189 casi positivi fra gli alunni. Sono 33 positivi nelle scuole infanzia, 99 nella scuola primaria, 28 positivi nelle medie di primo grado e 29 nelle scuole superiori. I contatti scolastici costretti in quarantena sono 3mila“.
I dati sono molto preoccupanti, in un clima di facile riapertura generalizzata e mentre, con Ordinanza del ministro Speranza, la Campania torna nella fascia con meno restrizioni da lunedì 26 aprile prossimo. “Vorrei davvero che affrontassimo questo problema senza ideologismi e con molto senso di responsabilità. I familiari stretti degli alunni positivi sono 470, dunque davvero il tema della scuola va affrontato senza ideologismi. Vorremmo aprire tutto, ma non è possibile. Mi auguro che non si riaccendano focolai pericolosi per ragioni esclusivamente ideologiche“, ha aggiunto De Luca. “L’anno scolastico ormai è saltato. Io credo che sarebbe stato ragionevole aprire le scuole per la prima classe delle medie inferiori e per l’ultima classe delle medie superiori, ci sono gli esami di Stato, ma sinceramente avrei guardato con molta preoccupazione all’apertura generalizzata a un mese dalla chiusura dell’anno scolastico (..) Si ha la sensazione, ha dichiarato De Luca, nel corso della sua diretta facebook , che si affrontino i problemi solo per motivi ideologici. Dal punto di vista della sicurezza e del distanziamento nelle classi, dei trasporti, non è cambiato nulla. Siamo arrivati al punto che credo una quindicina di giorni fa, lo stesso Governo ha chiesto di bloccare la vaccinazione relativa al personale scolastico. Cose incredibili, meno male che almeno in Campania avevamo praticamente completato la vaccinazione di tutto il personale scolastico“. Bisogna garantire le misure di prevenzione e controllo anti-Covid.
Il rispetto di queste nome è imprescindibile. Nelle scuole è fondamentale fornire risposte adeguate in tal senso, a cominciare dal distanziamento minimo. Vincenzo De Luca, in una ordinanza in fase di pubblicazione e diffusione, mette in luce questa urgenza, specialmente alla luce degli esiti registrati dopo una settimana di attività didattica in presenza. Risulta incompatibile, a garanzia del rispetto delle norme di prevenzione e controllo, la percentuale del 70% della popolazione scolastica.
I Dirigenti scolastici della nostra regione potranno, a breve, attuare forme flessibili nell’organizzazione didattica, in caso di necessità, col fine di garantire la tutela degli alunni e di tutto il personale. I Dirigenti dovranno assicurare, comunque, “almeno il 50% delle presenze“. In concomitanza l’ordinanza di De Luca, trasferisce “alla Direzione generale Mobilità di monitorare l’attuazione del Piano dei trasporti scolastici definiti con le singole Prefetture in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza e di disporre l’attivazione di ulteriori servizi aggiuntivi, ove necessario ad assicurare condizioni di sicurezza per gli utenti“.
Già poche ore dopo la riapertura delle scuole, imposta dal Governo in carica, diversi sindaci campani, con apposite ordinanze ad hoc, rimandarono l’apertura. Nell’avellinese si prorogò la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni di Serino, Montemiletto, Avella,Santa Lucia di Serino. Diversi i colpi di coda dei sindaci si registrarono anche in altre province del territorio regionale. Salerno non è da meno. Dalla riapertura, secondo i dati dell’unità di crisi, i casi positivi sono andati aumentando. Fra i comuni che hanno prorogato l’apertura delle scuole per le attività in presenza ricordiamo quelle di Cava de' Tirreni, Sarno, Postiglione, Santa Marina, Sanza, Caggiano, Vietri sul Mare, Roccadaspide. A queste grado a grado se ne sono aggiunte altre. Nel casertano, fra gli altri, il sindaco contro Draghi. A Parete le scuole sono rimaste chiuse fino al 9 aprile con ordinanza firmata dal primo cittadino il quale ha sottolineato che la saluto viene prima di tutto. Così il sindaco Pellegrino: "Il numero dei contagi purtroppo continua ad aumentare ed abbiamo diversi focolai sul territorio comunale. Il mese di aprile sarà determinante nella lotta al Covid-19 sia perché ci sarà un’accelerata nella campagna vaccinale sia perché andiamo incontro alla stagione calda. Non nascondo che l’ultimo DPCM sull’emergenza Covid prevedendo la riapertura delle scuole dalla settimana prossima e limitando i poteri dei sindaci non mi ha fatto dormire la notte. Tuttavia e nonostante ciò, in considerazione dell’elevato numero dei contagi anche tra ragazzi in età scolastica, ho deciso di sospendere le attività didattiche in presenza fino a venerdì 9 aprile in deroga al DPCM. È stata una scelta difficile che probabilmente genererà critiche ed attacchi, ma, come sempre, mi assumo la piena responsabilità per tale decisione. La salute prima di tutto".
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