De Luca intossicato dalla minaccia arancione. I dati Covid più recenti
di Emilio La Greca Romano | BlogI casi di Covid nel mondo sono quasi 150 milioni secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University, mentre i decessi confermati superano i 3,1 milioni dall’inizio della pandemia. In Italia l’ultimo bilancio, relativo a venerdì 30 aprile, è di 13.446 nuovi casi e 263 morti. Ormai la variante inglese, in Italia, a dire di Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità si è così ben innestata che si identifica come quella dominante.
“Nell'ultima indagine rapida sulle varianti dell'Iss sono stati sequenziati oltre 2000 campioni: nel 92% dei casi è stata evidenziata la variante inglese, che ha sostituito il virus iniziale ed è prevalente, e la brasiliana è al 4,5%. Un caso di variante indiana è stata riportata dal Veneto. È importante continuare ad abbassare l'incidenza per contenere i casi. Il virus muta continuamente ma non tutte le mutazioni sono di interesse e ci devono preoccupare. Diventano preoccupanti quando c'è un aumento di trasmissibilità o virulenza". Una ulteriore sottolineatura di Brusaferro riguarda il calo dell’età media di chi si ammala. "Decresce l'età mediana dei casi di Covid-19 in Italia, collocandosi a 42 anni. E calano i casi nelle varie fasce d'età, prova indiretta dell'efficacia della vaccinazione, così come calano i casi tra gli operatori sanitari". I ricoveri nelle aree mediche sono scesi ulteriormente e anche le terapie intensive sono in decrescita e a livello nazionale tocchiamo la soglia del 30%, quindi la pressione sta scendendo. E aumentano i casi raggiunti col tracciamento, a quasi 30mila casi". Questo il monitoraggio settimanale Covid-19, report 19 - 25 aprile 2021: I dati più recenti registrano un calo di nuovi Casi, insieme al numero dei ricoveri. Si rappresenta però ancora impegnativo il quadro complessivo. L’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,80– 0,91), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, ma sotto l’uno anche nel limite superiore. Tre Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. L’incidenza è in lenta diminuzione, ma ancora molto elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Di conseguenza, è necessario continuare a ridurre il numero di casi anche attraverso le misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale.
La ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 30 aprile 2021, ha firmato nuove Ordinanze che entreranno in vigore a partire da lunedì 3 maggio. Le prima ordinanza classifica in area rossa la Regione Valle d’Aosta e la seconda porta in area arancione la Regione Sardegna. Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 3 maggio 2021 è la seguente: zona rossa: Valle d’Aosta; zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna; zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria e Veneto; zona bianca: (nessuna regione).
Ecco i dati delle vaccinazioni in Campania aggiornati alle ore 12 del 1 maggio 2021. Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose 1.231.013 cittadini. Di questi 482.590 hanno ricevuto la seconda dose. Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 1.713.603. Questa la dichiarazione di Vincenzo De Luca, Governatore della regione Campania, in merito alla campagna di vaccinazione nella nostra regione: “Il problema è sempre avere i vaccini. Ad oggi la Campania ha ancora 207mila vaccini in meno rispetto alla popolazione, è uno scandalo nazionale, di cui non si parla. Ancora, incredibilmente, nella regione a più alta densità abitativa d'Italia, sottraggono a 207mila cittadini campani il vaccino a cui hanno diritto.. Mi sono intossicato dopo aver ascoltato che la Campania rischia la zona arancione. E’ uno scandalo nazionale, ha detto De Luca, in visita a Mondragone, nella provincia casertana. Nell'ambito di questo furto, prosegue il sotto furto che riguarda il vaccino Pfizer e il vaccino Moderna: per questi due ulteriori vaccini, la Campania è l'ultima nelle consegne. Nonostante tutto questo credo di poter dire che, nel contesto determinato, e avendo 15mila dipendenti in meno rispetto all'Emilia e al Veneto che hanno milioni di abitanti in meno di noi, abbiamo raggiunto obiettivi straordinari che ci collocano al primo posto in Italia per i due dati più significativi, cioè numero di posti occupati nelle terapie intensive e persone decedute per Covid". Il Governatore ha poi ammonito che "se immaginiamo che in Campania la zona gialla significa fare la ricreazione e la movida irresponsabile, nel giro di due settimane diventiamo non zona arancione, ma zona rossa. E' bene parlarsi con brutale chiarezza. Quello che succederà dipenderà dal 50% dai nostri comportamenti, per l'altro 50% dalla campagna di vaccinazione.
Non abbiamo da sperare da altri o da altro, il futuro dipende da questi due fattori: rigore nei comportamenti e campagna di vaccinazione da completare. Se ci manteniamo responsabili noi avremo un'estate di liberazione ed è quello a cui stiamo puntando". Offro un'occasione immediata al Governo, al presidente Draghi e a quelli che dicono che non c'è una discriminazione verso il Sud, per dimostrarlo. Dobbiamo fare il riparto del fondo sanitario nazionale: si diano ai cittadini campani le stesse risorse che si danno ai cittadini di altri territori. L'ipotesi discussa in Conferenza delle Regioni prevede ancora che la Campania sia l'ultima Regione d'Italia nel riparto. Sfido il Governo a dimostrare che c'è attenzione per il Sud, si diano ai cittadini campani le stesse risorse che si danno ai cittadini di altri territori. Ad oggi ogni cittadino campano riceve 30 euro pro capite in meno l'anno rispetto a un cittadino della Lombardia o del Lazio, 42 euro in meno rispetto a un cittadino dell'Emilia o del Veneto. E' un'occasione concreta con la quale dimostrare che si ha rispetto per il Sud, e per quello che riguarda, per la Campania".
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