Fine Covid-19? A settembre-ottobre quota zero, secondo la profezia Bassetti
di Emilio La Greca Romano | BlogQuando finirà la pandemia? Diffuse le previsioni scientifiche e le narrazioni giornalistiche a tale riguardo. Nei mesi scorsi si vedeva la luce in fondo al tunnel in prossimità della primavera. Adesso quasi si vede brillare, sostenevano gli uomini di scienza. E’ evidente, ma non vicinissima. Intanto però, a meno di errori nei calcoli degli analisti e nei comportamenti degli italiani, si pensava e sperava potere arrivare in fondo al tunnel fra il 5 e il 16 maggio. Questo breve arco temporale doveva rappresentarsi, per sessanta milioni di italiani, quota zero.
Purtroppo, malgrado calcoli e aspettative, quota zero a metà maggio non c’è stata. L’atteso miracolo a maggio, dunque, non è avvenuto per tutti, nè per alcuni, come prospettato. Per ridotte regioni, infatti, quota zero doveva concretizzarsi prima. Alcune regioni sembravano collocarsi in una posizione di maggiore vantaggio, rispetto ad altre, nel contenere l’epidemia. In Trentino-Alto Adige quella soglia doveva essere varcata il 6 aprile, in Basilicata il giorno seguente, in Valle d’Aosta il giorno dopo ancora, mentre in Puglia il 9 aprile. Purtroppo nessuna previsioni riportata dal “Corriere” è stata azzeccata.
Il giorno zero, quello senza nuove diagnosi e tamponi positivi, ora viene additato dopo l’estate, nel prossimo bimestre settembre ottobre. "Tutto dipenderà, dichiarava Matteo Bassetti, nella prima decade del mese, da quanti vaccini faremo entro il prossimo autunno, ma è probabile che a ottobre/novembre assisteremo a un nuovo incremento di casi. Ovviamente si spera che saranno pochi e che sapremo gestirli e controllarli senza tornare a chiusure e coprifuoco. Questo si chiama imparare a convivere con il virus". E poi aggiungeva: "Gli obiettivi prefissati a livello nazionale prima dell’inizio della somministrazione dei vaccini non stati raggiunti e per questo boccio nettamente il trimestre Gennaio-Febbraio e parte di Marzo. Ora cerchiamo di recuperare, ma ho delle perplessità. Non è stata fatta una campagna di informazione adeguata sull'uso dei vaccini autorizzati in emergenza, non è stata altresì fatta una campagna di comunicazione sull'importanza del vaccino, dando per scontato che siano tutti pro-vaccini". E se da un lato la prima previsione del critico Bassetti contava un certo numero di casi autunnali, solo dopo qualche settimana, si rivela molto più rassicurante.
Il virologo, a fronte di un primo disegno coronavirus non destinato a cessare, oggi ci fa sognare con una nuova profezia. Bassetti, direttore di Malattie infettive dell’Ospedale “San Martino” di Genova, ritiene che “a settembre-ottobre la partita sarà finita. I numeri stanno scendendo rapidamente. Quanto alle mascherine, quando arriveremo a 30 milioni di persone vaccinate, a 3 settimane dalla prima dose, le potremo togliere. Quando? Da metà giugno in poi all’aperto penso che le mascherine vadano tolte”. Al momento i dati dei ricoveri in terapia intensiva risultano confortanti, sono in netto calo, come pure l’allentarsi dei contagi lasciano ben sperare. A dire di Pierluigi Lopalco, Assessore regionale alla Salute: “La pace duratura con Sars-CoV-2 immagino che sarà siglata molto presto. La vaccinazione di massa velocizzerà il passaggio alla situazione di endemia. Il virus continuerà a circolare a bassa intensità e nessuno, o quasi, si farà più male. Dopo un’ulteriore ondata pandemica, cosa dobbiamo aspettarci? Si tratta di una tregua o possiamo pensare a un trattato di pace duratura? Dimentichiamoci di sradicare il virus: l’obiettivo di ogni strategia sanitaria dovrà essere dunque di progressiva mitigazione. Dobbiamo cioè facilitare il processo che renda il virus endemico. I virus che spontaneamente diventano buoni appartengono al mondo delle favole. È invece la popolazione umana che progressivamente acquisisce l’immunità verso il nuovo virus. In passato questo fenomeno avveniva esclusivamente in via naturale. Oggi abbiamo i vaccini che accelereranno il processo.
Vaccinando tutta la popolazione a rischio di malattia grave il virus continuerà a circolare a intensità sempre più bassa fra i bambini e gli adolescenti che, arrivati all’età adulta, avranno già acquisito un’immunità naturale nei confronti della malattia grave. I soggetti fragili, che nonostante l’immunità naturale potranno comunque sviluppare malattia, continueranno ad essere vaccinati. E se incontreranno il virus, l’infezione per un vaccinato funzionerà nel 95% dei casi da booster naturale senza sviluppare malattia severa”. Oltre le diffuse varianti, indiana compresa, preoccupa la “nuovissima”, quella del Camerun. E’ recente quest’ultima scoperta del Covid. Sta facendo sorgere diffusi timori. E’ stata rinvenuta grazie ad un’accurata ricerca condotta da una decina di centri europei guidati dall’Università lituana di Vilnius. E’ stata individuata con alcuni casi già nella stessa Lituania, ma anche in Francia, Germania, Spagna e Belgio. A parere dell’autore della ricerca, Gytis Dudas, presenta delle mutazioni comuni a quelle già individuate precedentemente; mutazioni che necessitano essere analizzate con la massima attenzione. La nuova mutazione sarebbe originaria dell'Africa centrale. Si è successivamente diffusa in Indonesia, Brasile, Russia e in Europa. La preoccupazione, malgrado le previsioni dei virologi e la voglia di un liberi tutti, ora comunque è tanta.
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