"Studenti e sport a scuola". Bianchi e Vezzali firmano l'intesa
di Emilio La Greca Romano | Blog“Lo sport è un grande alleato della scuola - ha dichiarato il Ministro Patrizio Bianchi -. Le ragazze e i ragazzi che praticano attività sportiva imparano fin da piccoli a mettersi in gioco e si formano alla vita da adulti. È a scuola che si impara a stare insieme, a fare squadra, a condividere. Lo sport crea sinergia, è uno straordinario strumento di inclusione sociale: attraverso l’attività ludica e motoria si educano le nuove generazioni a valori importanti come la solidarietà, il rispetto, la condivisione.
Studentesse e studenti ne hanno bisogno specialmente adesso che vengono da un anno difficile per rompere il cerchio dell’isolamento che questa pandemia ha generato”. L’obiettivo dell’intesa fra Bianchi e Vezzali consiste nell’attivare programmi e iniziative per avvicinare il mondo della scuola allo sport, favorire la progettazione di attività motorie a partire dai mesi estivi fin dalla scuola dell’infanzia e dal primo ciclo d’istruzione per rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e relazionali di studentesse e studenti e recuperare la socialità dopo l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Bianchi e Vezzali intendono promuovere la realizzazione di attività e iniziative nazionali e territoriali, in accordo con le istituzioni scolastiche. “Quest’ultime dovranno favorire la crescita culturale, civile e sociale delle studentesse e degli studenti e l’educazione alla cittadinanza attiva attraverso la promozione dell’educazione motoria e sportiva. Tra gli intenti, la realizzazione di progetti per la comunicazione dei valori educativi dello sport in relazione alla prevenzione e al contrasto al bullismo, all’adozione di corretti stili di vita, al riconoscimento dei valori del fair play, all’acquisizione di comportamenti basati sul rispetto e sul contrasto al tifo violento, al doping, al disagio giovanile e all’integrazione e inclusione attraverso lo sport mediante la collaborazione con le istituzioni del terzo settore e l’adesione ai Patti di comunità”.
Questo, in estrema sintesi, è l’obiettivo del Protocollo d’intesa “Studenti e sport a scuola.
A Sparta diffusa era la pratica degli esercizi fisici, l’equitazione, la lotta, la danza. Ad Atene, invece, si praticava una ginnastica atletica e medica. In Grecia il movimento assunse più ampia funzione. Proprio ad Atene si praticavano corsa, salto e lancio del giavellotto, lotta, pugilato, pancrazio e corsa di carri. Venivano celebrati diversi giochi ginnici in occasione delle ricorrenze religiose e civili. Ricordiamo gli Olimpici, i Pitici, i Nemei, gli Istmici. I romani la ginnastica la finalizzarono all’arte della guerra. I ludi sostituirono le feste atletiche. Praticavano corse con carri, con i cavalli e nel podismo, lotta, pugilato, caccia alle belve, competizioni acquatiche. Nell’alto Medioevo l’attività motoria fu concepita estranea all’attività spirituale. In questo periodo l’educazione era fondata sulla cultura della spiritualità. Nel Basso Medioevo giovanissimi si intraprendeva la vita del cavaliere. Prima da paggio, poi da scudiero e poi cavaliere fedele al suo signore. Il cavaliere era per la guerra e per le sfide in giostra, nel torneo, al passo d’arme, per la quintana, il carosello, la gualdana. L’età moderna arricchisce il movimento del gioco con la palla e del nuotare. Leonardo Da Vinci dedicò al movimento il suo studio sulle leve e sull’anatomia. Il XVIII secolo, con l’Illuminismo, un gran fermento di studi e di opere induce a concepire l’educazione fisica come una nuova linfa per un perfezionamento della psicologia infantile. Con Angelo Mosso, nel Novecento, si scopre una ginnastica libera. Herbert parla di ginnastica naturale. Si traccia il metodo scout. Nel 1941 l’educazione fisica diventa materia uguale alle altre nella scuola. L’interesse per il movimento e per la disciplina cresce fino a mutare gli ISEF in laurea in Scienze motorie. “La firma di questo protocollo – ha dichiarato la Sottosegretaria di Stato con delega allo sport, Valentina Vezzali - avvia un percorso condiviso che vede finalmente sport e scuola non soltanto dialogare, ma anche agire in maniera concreta. Si tratta di due agenzie educative e valoriali fondamentali per lo sviluppo e la crescita delle nuove generazioni che, troppo spesso, sono state colpevolmente vissute a volte addirittura in antitesi. La comunione d’intenti e la sinergia forte che si sono innescate da subito con il Ministro Bianchi sono, a mio avviso, il miglior modo per ottenere dei risultati importanti, a beneficio di tutto il Paese”.
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