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Crescere con l'innovazione, l'inclusione e il dialogo tra culture

Azione sinergica tra Ministero Istruzione-Esa per l’utilizzo di tecnologie spaziali. Space-based innovation and digitalization for the school of tomorrow” è una iniziativa che mira, con un apporto coordinato, a coinvolgere le aziende di tutto il territorio europeo, operanti nel settore, a proporre idee per lo sviluppo di servizi basati sull’innovazione digitale integrata con le tecnologie spaziali e satellitari. Le idee idonee saranno sperimentate sul campo presso le scuole.

📅 martedì 22 giugno 2021 · 📰 CulturaCilento

22062021 foto articolo 22 giugno
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foto autoredi Emilio La Greca Romano | Blog

E’ bene, ovviamente, che la scuola proceda per la strada della innovazione, si orienti verso processi o prodotti che garantiscano risultati o benefici maggiori, capaci di apportare un vero progresso sociale. E’ bene che proceda in linea alla finalità della inclusione con atteggiamenti, tendenze o politiche favorevoli alla integrazione di tutte le persone nella società, con l'obiettivo di poter partecipare e contribuire ad essa e beneficiare di questo processo insieme ai suoi protagonisti.

E’ bene, inoltre, che si adoperi, ancora con forza educativa, nell’azione salutare del dialogo tra culture. «Noi» non possiamo integrare «loro» se «noi» rimaniamo «noi»; «noi» ci dobbiamo allargare in modo da creare un nuovo spazio comune in cui «loro» possono essere accolti e diventare parte di un nuovo «noi» (B. Parekh, Rethinking Multiculturalism. Cultural Diversity and Political Theory).

L’azione sinergica ESA-Scuola sicuramente apporterà vantaggiose e concrete risposte a questi fondamentali bisogni. La storia del nostro pianeta da sempre è stata caratterizzata da migrazioni e spostamenti di popolazioni.


Ogni giorno siamo chiamati a un confronto già per la visibile presenza di immigrati in ogni posto del nostro Paese. Questi e tutti i popoli diversi oggi, in modo diretto o indiretto, interessano anche noi in quanto siamo tutti chiamati a un rapporto, a un legame di interdipendenza. L’utilizzo di tecnologie spaziali, oggi più che mai, risulta cosa opportuna, fra l’altro, per il rispetto dell’alterità, la garanzia dialogica, l’opportunità di confronto conoscitivo e valoriale.

L’acronimo ESA denomina l’European Space Agency, l'Agenzia spaziale europea. Nata nel 1975 ha lo scopo di organizzare i progetti spaziali di 22 Paesi. E’ localizzata in Francia, a Parigi, ma con diffusi uffici in tutta Europa. Col fine di migliorare l’innovazione e la digitalizzazione nell’ambito scolastico, il Ministero dell’Istruzione e l’ESA hanno stabilito una intesa, lavorano in sinergia, nell’interesse della scuola e degli studenti. Si crede che con l’utilizzo delle tecnologie spaziali e satellitari si possa garantire nel mondo scuola inclusione, integrazione, dialogo tra culture. Per tale scopo Space-based innovation and digitalization for the school of tomorrow”, iniziativa che mira, con la pratica di una dinamica congiunta, a coinvolgere le aziende di tutto il territorio europeo, operanti nel settore, a proporre idee per lo sviluppo di servizi basati sull’innovazione digitale integrata con le tecnologie spaziali e satellitari. Alla base del progetto vi è il Memorandum d’intenti tra Ministero ed ESA già reso manifesto a fine maggio e che ha i seguenti comuni obiettivi: promuovere l’innovazione nell’istruzione e sperimentare nuove soluzioni per sviluppare gli strumenti di apprendimento tradizionali; supportare tecnologicamente le scuole che hanno dovuto fare ricorso alla didattica a distanza a causa dell’emergenza epidemiologica; sperimentare nuovi ambienti didattici e processi di apprendimento condivisi con le comunità educanti, per aumentare le opportunità di crescita e favorire l’inclusione sociale; condividere e patrimonializzare le esperienze acquisite tramite le attività intraprese in attuazione del Memorandum.

Gli operatori dovranno indicare progetti in funzione di tre distinti bandi. Trattasi, ovviamente, di progetti per applicare le tecnologie spaziali e satellitari a questi tre settori “Sport for everyone”, “Social inclusion”, “Digital learning”. La call relativa al primo bando, di “Space-based innovation and digitalization for the school of tomorrow”, è quello dedicato allo Sport, è aperta fino al 30 giugno 2021. “ L’obiettivo è raccogliere proposte volte, ad esempio, a organizzare competizioni sportive online, anche internazionali, per favorire il confronto tra culture diverse. Ma anche combattere le discriminazioni, garantendo l’attività sportiva per studentesse e studenti disabili, non abbienti o residenti in aree prive di strutture sportive fisiche. O ancora, consentire l’attività motoria all’aperto e in sicurezza, grazie alla geolocalizzazione, o in realtà virtuale o aumentata. Le proposte saranno valutate dalla Commissione MI-ESA dal 16 luglio e, all’avvio dell’anno scolastico 2021/2022, il prossimo settembre, si svolgerà la call per la selezione delle scuole che saranno chiamate a far parte della sperimentazione. Per tutti e tre i bandi, per realizzare le finalità descritte nel Memorandum - anche attraverso la partnership istituzionale fra l’ESA e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) - saranno lanciati Announcement of Opportunity (AO) per imprese piccole e medio-grandi o start up di volta in volta interessate, che potranno proporre sperimentazioni, utilizzando risorse spaziali integrate con altre tecnologie e sulla base degli obiettivi da raggiungere individuati congiuntamente dall’ESA e dal MI. L’ESA sosterrà fino al 50% del costo, fino a un massimo di 1 milione di euro. Nella misura in cui le attività saranno svolte dalle università e/o dagli istituti di ricerca privi di interesse commerciale per il prodotto o il servizio proposto, o da micro, piccole e medie imprese, dette attività saranno finanziate dall’ESA fino all’80%, a seconda del livello di finanziamento autorizzato dalla delegazione o dalle delegazioni nazionali interessate. Le idee che verranno ritenute idonee saranno sperimentate sul campo, con le cosiddette “prove pilota”, presso le scuole che, nel rispetto della propria autonomia, mostreranno di essere interessate a verificare l’efficacia applicativa delle soluzioni proposte”. Mentre l’ESA e la Scuola si attivano per utilizzo di tecnologie spaziali a favore di innovazione, inclusione e dialogo tra culture, l’agenzia spaziale non frena la sua ricerca di astronauti e astronaute per le missioni del futuro. Dal 2009 non veniva formulata richiesta di professionisti dello Spazio. I selezionati allora furono gli italiani Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti. Questa volta la ricerca non esclude la presenza di qualche disabile. La nuova classe di professionisti dello Spazio sarà, infatti, costituita da un minimo di 4 a un massimo di 6 persone, tra cui, per la prima volta, potrebbero esserci anche soggetti svantaggiati. Piace ricordare, con orgoglio campanilistico, che nell’ultima missione spaziale annunciata per febbraio 2022, prenderà parte anche il Capitano Samantha Cristoforetti e il giovane sottoufficiale italiano G. Giordano.

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