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Frana di Sarno, Cassazione chiede rinvio per l'ex sindaco Basile: venerdì il verdetto

📅 venerdì 12 marzo 2010 · 📰 CronacaSalerno

SALERNO - L’ex sindaco di Sarno, Gerardo Basile, deve essere nuovamente rinviato a giudizio per omicidio colposo in relazione alla mancata evacuazione di Sarno, durante l’alluvione del 5 maggio ’98 che costò la vita a 137 persone. Lo ha chiesto la procura della Cassazione rappresentata dal sostituto procuratore generale Francesco Iacoviello chiedendo l’annullamento con rinvio, per nuovo processo, dell’assoluzione pronunciata sia in primo che secondo grado.

VENERDI' IL VERDETTO - Domani, venerdì 12 marzo, la Quarta sezione penale della Cassazione deciderà se confermare, o meno, l’assoluzione dell’ex sindaco di Sarno Gerardo Basile dall’accusa di omicidio colposo (137 vittime durante l’alluvione del cinque maggio 1998) per non aver dato l’ordine di evacuazione dalle abitazioni, soprattutto quelle della frazione di Episcopio, e per aver dato alla popolazione segnali tranquillizzanti sulla situazione che, in breve, invece, sarebbe precipitata tragicamente con una gigantesca colata di fango sul centro abitato. Sono, infatti, terminate le arringhe degli avvocati difensori e di quelli dei familiari delle vittime che, insieme alla Procura della Corte di Appello di Salerno, chiedono l’annullamento dell’assoluzione. Solo per un contrattempo i supremi giudici hanno rinviato la camera di consiglio a domani, altrimenti il verdetto sarebbe stato emesso questa sera.

L'ACCUSA - L’accusa è di omicidio colposo plurimo (137 vittime durante l’alluvione del 5 maggio ’98) e in particolare si rimprovera al sindaco di non aver ordinato l’evacuazione delle case della frazione di Episcopio spazzata via da un fiume di fango. Nel ricorso firmato dal Pm Amedeo Sessa e dal procuratore aggiunto di Salerno Maddalena Russo, si sostiene la responsabilità dell’ex primo cittadino per aver omesso di prendere tutti i provvedimenti necessari a scongiurare che durante la violenta alluvione in corso da diverse ore ci fossero vittime.

PROCURATORE: USARE LA LOGICA DELL'UOMO QUALUNQUE - Nella requisitoria svolta dal sostituto procuratore generale Francesco Iacoviello, la Procura di piazza Cavour ha sottolineato che in questa tragica vicenda «bisognava usare la ragionevolezza dell’uomo qualunque che in una situazione di grave pericolo, per non sapere nè leggere nè scrivere, avrebbe dato l’ordine di evacuazione e messo in campo le misure di emergenza adottate dai sindaci dei paesi vicini, come Quindici dove il rischio era addirittura minore di quello che correva la popolazione di Sarno!».

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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