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(ECO) Olio, Aifa: fronte comune contro le falsificazioni del Dop

📅 22/10/2007 · 📰 AvvisiSalerno

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I produttori degli oli Dop della Borsa Verde di Vallo della Lucania (Sa) fanno fronte comune contro le falsificazioni. È questo l’appello lanciato nel corso del convegno di chiusura della terza edizione del Salone Mediterraneo degli Oli di Qualità svoltasi nell’ambito della Borsa Verde dei Territori rurali europei, dove è stato presentato anche un vademecum a difesa del consumatore. Tre le piccole ed elementari regole suggerite per difendersi dalle sofisticazioni: comprare una Dop, rifornirsi direttamente presso un’azienda e diffidare dei prezzi scontati. Quando, invece, si è al ristorante è nel diritto del consumatore pretendere che sulla tavola sia presente una bottiglia di extravergine anche “campione” ma rigorosamente chiusa. Nel corso dell’ultima giornata espositiva si è anche centrata l’attenzione sulle diverse difficoltà legate alla commercializzazione e al prezzo finale. Due sono state le questioni sulle quali i produttori hanno posto l’accento: una estensione del territorio Dop e un processo di filiera più corto. “L’Associazione italiana frantoiani olivicoli ha chiede agli organi preposti di perfezionare la normativa dell’olio affinché il consumatore sappia cosa compra”, ha detto Alessandro Zecca, delegato dell’Aifo.

Immediata la risposta dell’assessore all’Agricoltura della provincia di Salerno Corrado Martinangelo: “Da tempo la Provincia ha istituito la Carta dell’Olio che alcuni ristoratori hanno adottato. E questo è stato un primo passo verso un riconoscimento di qualità ai produttori che lavorano nel rispetto del consumatore. Non a caso il salone dell’Olio è stato accorpato a un evento prestigioso quale quello della Borsa Verde dei Territori Rurali Europei. Binomio che ogni anno dovrà essere più forte”. “Questa è una risposta concreta ai problemi di distribuzione delle produzioni di qualità dell’intera provincia”, ha commentato a sua volta l’assessore provinciale all’Agricoltura Corrado Martinangelo. “Il Centro è al servizio dell’intero territorio, ma auspichiamo che in futuro se ne possano realizzare altri in tutte le aree nevralgiche e soprattutto che, dopo la fase di sperimentazione con l’accompagnamento della Provincia, siano gestiti da Consorzi di imprenditori agricoli e ristoratori” commenta. “È proprio ai ristoratori – ha proseguito Martinangelo - che rivolgiamo l’appello ad aderire al progetto, per la visibilità che otterranno con l’inserimento, insieme ai produttori, nell’Atlante del Tipico Salernitano che sarà diffuso in tutti i circuiti turistici e nelle fiere nazionali e internazionali”.

Fonte: ilvelino.it

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