LA DANZA UN'ARTE CHE DOVREBBE RITORNARE NELLA LITURGIA CATTOLICA
di Marisa Russo | BlogLa danza può avere un senso religioso, è stata esercitata in tal senso in tante popolazioni. E' quasi un elevare la corporeità in slanci con una leggerezza che porta oltre, o un genuflettersi quasi in preghiera. Con musiche, coreografie, abiti idonei ben contribuirebbe a condurre in una atmosfera sacra.
Forse il sensibile, aperto Papa Francesco potrebbe riaprire a questa forma d'Arte nella liturgia cattolica.
Chiediamo intanto che ne pensano le ballerine, le coreografe, le maestre di danza.
Fu la Controriforma che regolamentò con molta severità l'esclusione della danza nelle funzioni sacre. Tanta musica di Bach ha grande sacralità che potrebbe essere accompagnata da danza classica religiosa. Nelle chiese Europee fu però messa al bando. Alle origini del Cristianesimo la danza contemplativa aveva un importante ruolo. Ebbe importanza dal III al XVI secolo d C , quando divenne sempre più profana fini ad essere bandita.
La danzatrice e coreografa Roberta Arinci ha fatto con il padre gesuita, ora scomparso, Eugenio Costa grande opera di divulgazione del valore della danza nella liturgia cattolica.
La danza è presente anche nelle Sacre Scritture dell'Antico Testamento, il termine hog indica la danza in cerchio intorno al luogo sacro.
E' un linguaggio che favorisce la meditazione, la preghiera, che, come ogni altra espressione Artistica, conduce in un oltre.
Il discepolo di Gesù Giovanni descrive nei suoi "Atti di Giovanni" la danza circolare della Croce. Il testo greco "Acta Johannis" contiene un inno di Gesù cantato durante l'ultima cena:
"........danzate nel cerchio di danza, io suonerò il flauto.....così le dodici stelle danzino alte le loro danze in giro. Amen. Chi non danza ignora quel che accade"

La ballerina Silva Romano all'Inaugurazione della Mostra d'Arte "Vita Rosa" Ideazione e Direzione Artistica Marisa Russo
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