Accordo sezioni primavera anno educativo 2021-2022
di Emilio La Greca Romano | BlogIl 22 settembre 2021 è stato sancito in Conferenza Unificata l'accordo di conferma annuale dell'Accordo quadro per la realizzazione dell'offerta di servizi educativi a favore di bambini dai due ai tre anni. Tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, ANCI e UPI, si conferma l’accordo quadro per la realizzazione di un’offerta di servizi educativi a favore di bambini, volta a migliorare i raccordi tra nido e scuola dell’infanzia e a concorrere allo sviluppo territoriale dei servizi socio educativi 0-6 anni, sancito in Conferenza Unificata il 1° agosto 2013 e più volte rinnovato. L’Accordo sezioni primavera, è confermato per l’ anno educativo 2021-2022. Con l’art. 1 c. 630 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per fare fronte alla crescente domanda di servizi educativi, sono state attivate in via sperimentale le cosiddette “sezioni primavera”, progetti educativi rivolti ai bambini tra i 24 e i 36 mesi d’età per lo più associati alla scuola dell'infanzia per favorire un'effettiva continuità del percorso formativo. Tra il 2007 e il 2013 le sezioni primavera hanno funzionato come servizio educativo integrato associate a scuole dell’infanzia o asili nido grazie a diversi accordi assunti in Conferenza Unificata finché nel 2013 l’Accordo quadro n. 83/CU le ha messe a sistema e ne ha definito i criteri essenziali, dettando le linee di indirizzo per la loro attivazione.
Quali criteri devono rispettare Le sezioni primavera devono prevedere: locali e spazi sicuri, funzionali e idonei alle esigenze dei bambini (accoglienza, riposo, gioco, alimentazione, cura della persona); arredi e materiali adatti alle esperienze di relazione e di apprendimento ; continuità educativa e raccordo con i percorsi precedenti e successivi; orario flessibile compreso tra le cinque e le otto ore giornaliere; rapporto numerico educatori-bambini non superiore a 1:10; gruppi omogenei d’età compresi tra 10 e 20 bambini. Le sezioni primavera accolgono i bambini che compiono i 24 mesi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. I bambini che compiono i 24 mesi tra il 1° settembre e il 31 dicembre possono cominciare a frequentare solo dopo il compimento dei due anni. Per il funzionamento delle sezioni primavera vengono stipulate specifiche intese tra gli Uffici scolastici regionali e le Regioni.
Possono attivare sezioni primavera le scuole dell’infanzia statali e paritarie e i nidi d’infanzia gestiti direttamente dai Comuni o da soggetti convenzionati e autorizzati. Prima che una sezione primavera possa essere attivata, il Comune deve esprimere un parere vincolante sull’agibilità, la funzionalità e la sicurezza dei locali.
La frequenza delle sezioni primavera è subordinata al pagamento di una quota da parte delle famiglie comprensiva dell’eventuale retta per i pasti stabilita dal Comune. I Comuni forniscono risorse umane, strumentali e di servizi per il funzionamento delle sezioni primavera e ogni Regione concorre con un proprio contributo specifico.
Le scuole statali dell’Italia meridionale e delle isole, zone dove vi è una minore presenza di servizi educativi rivolti alla fascia 0-3, paiono cogliere più positivamente l’opportunità di attivare un’offerta specificamente rivolta ai bambini di due anni, anche quale strumento per contrastare l’ancora molto diffuso ma improprio fenomeno degli anticipi scolastici”.







