Il Sogno di Hera, 'Hera Sele Mare' un piano di marketing per la Valle del Sele. Dal 23 al 27 ottobre
Hera, l'immagine evocatrice delle millenarie stratificazioni culturali, la madre, la donna dell'antichità, la divinità femminile cui le popolazioni della Piana del Sele affidarono la fertilità della loro terra - si erge a simbolo di un articolato del piano di marketing per questo territorio della Campania che comprende i comuni di Battipaglia, Bellizzi, Capaccio-Paestum, Eboli, Pontecagnano-Faiano e Serre - per capire oggi, in una chiave di lettura moderna, le autentiche istanze che può esprimere in termini di soggetti attivi e di potenzialità spesso inespresse. "Hera Sele Mare", è un titolo che esprime tutta la forza comunicativa di un grande impegno. Ne racchiude le caratteristiche peculiari, quasi in una sorta di preservazione: le bellezze naturali incomparabili della Valle del Sele che si intersecano come in un mosaico, nei tasselli di un passato storico, archeologico unico al mondo. Si completa con la stessa intensità, nell'ospitalità e nella buona tavola. Il "Sogno di Hera" è dunque il nome di una strategia comune che vede coinvolte in un progetto sinergico, istituzioni come l'Unione Europea, la Regione Campania, l'Ente Provinciale del Turismo, la Provincia di Salerno e imprese (Ager. Segno Associati, Grafite), impegnate nella realizzazione dei PIT Piana del Sele, ai quali la Regione Campania, ha destinato risorse significate, per la valorizzazione e lo sviluppo di questo progetto.
Ma perchè dedicare a Hera un’intera strategia? Perché Hera è la moglie di Zeus ed è la divinità primaria dell’universo religioso della cultura greca, è stata adorata ed invocata con una molteplicità di appellativi, quale protettrice della natura, della fertilità, degli animali, della gioventù, del matrimonio, della navigazione. La dea sovrintende alla fertilità umana e naturale; è protettrice delle greggi e dei raccolti. Hera, Giunone per i romani, è una donna e una madre e a tutte le donne della Piana del Sele, vuole essere dedicato il focus di comunicazione del progetto.
IL PROGRAMMA
Il "Sogno di Hera" fa parte di un ricco programma di eventi che dal 23 al 27 ottobre, caratterizzerà la Valle del Sele:
Martedi 23 ottobre 2007
ore 13,30-19,00 a Eboli al Palasele, nell'ambito della III Mostra Nazionale della bufala mediterranea italiana, si svolgerà il workshop "Dalla Bufala alla Mozzarella", convegno sulla produzione della mozzarella di bufala: dalla materia prima al prodotto finito.
Giovedi 25 ottobre 2007
ore 18,00 a Eboli al Museo Archeologico presso il Complesso Monumentale di San Francesco, inaugurazione della mostra "Hera, in principio", itinerario di ricerca al femminile a cura di Cristina Tafuri.
Venerdi 26 ottobre 2007
ore 15,00-16,30 a Paestum presso l'Hotel Ariston, serie di incontri: tavola rotonda su "La qualità dei prodotti agricoli, dalla materia prima al piatto finale", workshop "Tesori naturali: dall'antipasto alla pasticceria" convegno su preparare e produrre con materia prima di qualità.
Sabato 27 ottobre 2007
ore 9,00 a Paestum presso l'Hotel Ariston, workshop "Arrivederci, la qualità dell'accoglienza dal ricevimento al commiato", convegno sulle tecniche relazionali necessarie nella ricettività del turista. Nella serata conclusiva di "Hera Sele Mare" con Eleonora Brigliadori, ospite d'onore, saranno premiate le donne protagoniste della Piana del Sele che si sono distinte nei settori della cultura del lavoro, dell'agricoltura, dello sport e del turismo. Info: www.heraselemare.it
Nell’occasione verrà proiettato un documentario di Pino Grimaldi: “Il Sogno di Hera” che racconta una breve storia delle donne, protagoniste, della piana del Sele.
Il Premio, come oggetto fisico e tangibile, è stato realizzato da Pietro Lista, artista internazionale. Non è un caso che il maestro Lista, con un grande impegno e risorse anche personali, ha fondato nel 1993, a Paestum, il MMMAC, il “Museo Materiali Minimi di Arte Contemporenea”, che ospita opere e mostre da Paladino a Lodola, da Crepax a Del Pezzo, da Arnaldo Pomodoro a Carol Rama ed è dunque, al di là del suo valore di artista, il migliore interprete della ricchezza ed una vivacità culturale di un territorio. Ma non è solo; insieme a lui un altro significativo artista Sergio Vecchio da anni va raccogliendo testimonianze dell’immenso patrimonio pestano, così come tanti altri autori.







