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PIANO VETRALE: I MURALES DEFINITI BRAILLE

UNA INTERESSANTE IDEA NAUFRAGATA IN UNA INCAPACE REALIZZAZIONE

📅 lunedì 13 dicembre 2021 · 📰 CulturaCilento

13122021 occhi mani
Credits Foto

foto autoredi Marisa Russo | Blog

Piano Vetrale, amena frazione di Orria Cilento (Sa), accoglie in un habitat naturale dai salubri profumi, in un silenzio auspicato, tra tanti colorati Murales. Già salendo per raggiungere la zona collinare, tra la verde vegetazione si è avvolti dal dolce, eppur penetrante, profumo del finocchietto selvatico, caro contemporaneamente a Marte ed a Venere, essendo istigatore di "guerre" e di "amori"! E' Simbolo di rinascita e di veleni, poiché è tra le sue foglie che i velenosi serpenti si strofinano ma, dopo la muta, rinasce la vista!

Nel finocchietto Prometeo nascose le scintille del fuoco per donarlo agli umani, quel fuoco benefico, energia vitale, essenziale nella gastronomia… eppure capace di distruggere!

A Piano Vetrale, avvolti nell'affascinante mistero del silenzio interrotto solo dal frequente suono delle campane, ancora si sentono echi di riti contro il malocchio in cui quel finocchietto è invocato, tra storie opposte di briganti e di misteriosi cavalieri!

Questa pianta è simbolo di quelle contrastanti energie, positive e negative, che coinvolgono il luogo!

Così si alternano anche iniziative entusiasmanti ed avvilenti realizzazioni!

Il Manifesto che ha annunciato l'Inaugurazione di Murales Braille in tale suggestiva località l'ho accolto con notevole entusiasmo, univa la mia passione per i Murales a quella per l'impegno sempre avuto per il coinvolgimento dei non vedenti!

Per i non vedenti il grande inventore dell'8OO fu il francese Louis Braille, che a venti anni, nel 1829, inventò il codice detto Braille, quella scrittura tuttora utilizzata, che usa il tatto per la lettura. Il sistema, che usa una tavoletta, una griglia ed un punteruolo, creando per ciascuna lettera punti diversamente posizionati su carta non sottile, rigida, permette poi, capovolto il foglio, di leggere i rilievi con il tatto.

Braille diventò cieco a cinque anni per un incidente con un punteruolo.....e proprio il punteruolo gli suggerirà la sua invenzione!

Negli anni seguenti ampliò il suo sistema creando il codice Nemeth Braille per la matematica ed il Codice Musicale Braille, essendo lui anche musicista.

Quanti anni di volontariato anche per i non vedenti impegnai, dopo aver imparato il Braille, per trascrivere per loro opere varie! Resta come testimonianza quel piccolo calletto sul pollice destro, divenuto per me vanto di un tempo impegnato in modo generoso e proficuo!!

I Murales di Piano definiti Braille purtroppo però si sono rivelati un bluff di cattivo gusto verso una categoria fragile! Realizzati con vivaci colori ed esaltato il percorso con giochi di luci colorate necessitano della vista per essere osservati! Non c'è nulla che li possa definire Braille!!! Mancando il senso della vista i non vedenti esaltano ed usano gli altri quattro sensi: il tatto come per leggere il Braille, il gusto, l'odorato, l'udito! Nello sfrenato, chiuso, narcisismo di chi ha realizzato questi Murales l'idea Progettuale è stata totalmente eliminata, creando giochi di forme e colori che solo la vista può recepire!! Nessuno gli ha ricordato la necessità della tridimensionalità per tale Progetto!

Ho ideato e diretto nel passato alcuni Murales con inserimenti in rilievo, di terracotta o a volte di legno, con giochi di tubi di plastica che definivano forme, o strutture in cemento rialzanti. Feci un progetto per non vedenti anche a Napoli all'Orto Botanico, con percorsi tra piante aromatiche da toccare e da cui inalare profumi! Interessante inoltre il coinvolgimento con brani musicali stimolanti alternativi, suscitanti diverse emozioni. Inserire qualche didascalia in braille non rende i Murales Braille!!! Sono stati fatti esperimenti anche rendendo diversamente dense le varie vernici secondo il loro colore per la comunicazione tattile. Tanto si poteva attuare, ma nulla in tal senso è stato fatto!

Tali Murales possono essere valutati in tanti modi diversi, ma non c'è stato certamente nessun impegno per renderli Braille, ovvero recepibili da non vedenti, definirli Braille è un insulto a chi ha creato questo modo di "vedere" con i polpastrelli, e verso i non vedenti che devono essere coinvolti usufruendo degli altri quattro sensi in loro possesso!

FOTO: I MIEI OCCHI SONO LE MANI!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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