"Noi gli Uomini di Falcone", Castellabate celebra la Giornata della legalità
Oggi 30 Marzo si è celebrata la giornata della legalità proprio in occasione del trentennale dell’eccidio di Capaci.
In mattinata presso la Casa Comunale si è svolto un dibattito incontro con le scuole a cui ha partecipato il Sindaco Marco Rizzo, la dirigente scolastica Gina Amoriello e il Generale Angiolo Pellegrini, pool antimafia di Falcone, nonché autore del libro “Noi gli Uomini di Falcone” ed Enrico Nicoletta, Responsabile Promozione Turistica come moderatore. Tema principale è stata la legalità e la sua importanza soprattutto per i giovani affinchè non dimentichino mai avvenimenti così importanti e drammatici.
Testimonianze autentiche quelle di Pellegrini, che ha fatto della lotta all’ illegalità la sua vita e che ha vissuto e combattuto la mafia proprio a fianco di Falcone e Borsellino nella Sicilia degli anni Ottanta.
Nel pomeriggio invece presso il Castello dell’Abate è stato presentato il libro “Noi gli Uomini di Falcone”. Hanno partecipato il Sindaco Rizzo, il Comandante Provinciale il Colonnello Gianluca Trombetti, il Procuratore della Repubblica-Tribunale di Nola il dott. Adolfo Izzo, il Generale Pellegrini ed Enrico Nicoletta come moderatore. Anche in questa occasione è stata da tutti sottolineata l’importanza del ricordo di questa dura lotta alla Mafia, nonché le sue vittime, per conoscere e poter così formare una coscienza civile.
Pellegrini insieme alla sua banda, Falcone, Dalla Chiesa, Chinnici, Cassarà, Borsellino, D’Aleo, Montana e tutti gli altri uomini che hanno combattuto contro la Mafia, anche silenziosamente, sono e resteranno un esempio di vita, di integrità morale, di coraggio, determinazione, forza nella lotta alla criminalità e all’illegalità”, afferma il Sindaco Rizzo.
“Ho scritto questo libro perché tutti sapessero e non dimenticassero come realmente sono avvenuti i fatti in quegli anni in Sicilia. Vorrei che il ricordo fosse sempre vivo su questi grandi uomini, perché il modo migliore per educare è l’esempio. Pertanto, vorrei davvero che questo libro venisse letto nelle scuole: i ragazzi, che non hanno vissuto la lotta di quegli anni nemmeno indirettamente se non dopo tanti anni, devono sapere cosa è la Mafia e tutto ciò che è stato fatto per poterla combattere”, dichiara il Generale Pellegrini.







