Rifiuti: in Campania promosse Salerno e Avellino, bocciata Caserta
Al 31 dicembre del 2009 le cose, nella loro globalita', sono andate un po' meglio. Circa un 5 % in piu' rispetto all'anno precedente, che fa balzare la regione oltre il 27% con qualche luce ma anche molte ombre. Le province salernitane, avellinesi e beneventane, hanno prodotto un ulteriore balzo in avanti con una differenziata in aumento: piu' 7 ad Avellino e Benevento, che vanno, rispettivamente al 43 per cento e al 33 per cento. Piu' 5 per cento a Salerno, che schizza oltre il 44 per cento. A rilento, ancora, Napoli e Caserta: piu' 3 nel capoluogo di regione, che la pone al 21 per cento mentre Caserta fa registrare un piu' 5 che la fa salire al 18 per cento.
''Si sta lavorando per fare crescere la differenziata in Campania ma, soprattutto in quelle province dove le percentuali non hanno ancora raggiunto gli standard europei'', spiegano all'Osservatorio regionale. Le cifre, anche dove sembrano ottimistiche, in realta' nascondono delle negativita'. Fanno notare ancora in Regione che mentre in alcune province dell'avellinese, i dati sono buoni, la percentuale raggiunta dal capoluogo irpino, invece, e' ritenuta bassa.
La prospettiva per il futuro, prevedibilmente, non appare delle migliori. Entro il 2010, bisogna raggiungere quota 35 per cento, pena una sanzione amministrativa nei confronti dei comuni inadempienti. Sanzione che consiste nella nomina di un commissario ad acta. Fino all'anno scorso, quando la gestione dei rifiuti era affidata al Commissariato straordinario per la emergenza, la sanzione prevedeva lo scioglimento dei comuni inadempienti ma, riguardo alle inadempienze sulla raccolta della spazzatura e non in riferimento alla differenziata.







