Meteo_ Weekend invernale, Italia nel maltempo: ancora neve, temporali e vento
Arriva il Ciclone Polare e porta la neve quasi in pianura. Un Pesce d’'Aprile? Chissà, a noi sembra credibile, i modelli meteorologici sono concordi, ma di scherzi simili ne sono stati inventati molti nella storia. Una famosa tv dichiarò con autorevolezza il divieto di grigliate confermando che 1,5 kg di carne produceva tanta CO2, anidride carbonica, come 7 automobili a 60 km/h per 50 km; da ricordare poi il famoso documentario della BBC del 1957 sull’albero degli spaghetti, prelibati frutti del Ticino Svizzero. Ci sono stati così tanti scherzi nella storia recente che, in confronto, la neve prevista quasi in pianura fa decisamente meno scalpore. Abbiamo preparato un podio con i Pesci d'Aprile Meteo più clamorosi:
Terzo posto: ‘evacuazione di Atene per smog’. Nel 1982 la Radio Nazionale Greca dichiarò l’obbligo di evacuazione istantanea di tutta la città di Atene per livelli di inquinamento troppo alti. Lo scherzo venne confessato 3 ore dopo quando molte persone erano fuggite ed il panico diffuso. Seguirono dei licenziamenti alla radio greca.
Secondo posto: ‘il cielo sta diventando meno blu’. Nel 2001 l’università di Amsterdam riportò sul tabloid britannico Mail on Sunday che il ‘Coefficiente di Bluezza’ era diminuito a causa delle polveri e del buco dell’ozono, invitando le persone a guardare il cielo in modo fisso dalle 10 alle 12…
Primo posto: ‘i cambiamenti climatici non sono dovuti alla CO2 ma alla diminuzione delle pecore’. Nel 2007 il sito meteo RealClimate.org pubblicò questo importante lavoro del New Zealand Institute of Veterinary Climatology: le pecore con il loro colore chiaro riflettono i raggi del sole e mantengono un clima più fresco, la diminuzione del loro numero causa l’assorbimento dei raggi da parte del terreno, più scuro, e un aumento delle temperature. Ed è un effetto a catena, perché con temperature più elevate non ci sarà più bisogno delle pecore e della loro lana, così il riscaldamento aumenterà ancora di più fino a valori tipici del pianeta Venere, 470°C!!
A questo punto, avendo ricordato alcuni scherzi storici del Primo Aprile, potremmo pensare che anche la nostra previsione di neve e gelo sia un grosso Pesce! Invece no, ancora oggi i modelli matematici prevedono la neve fino alle Porte di Roma, sulle colline fiorentine ed umbre, copiosa sull’Appennino fino a 300-500 metri. Ed il freddo e l’intensità delle precipitazioni potrebbero regalare qualche fiocco isolato anche in pianura al centro-nord.
Antonio Sanò, Direttore e Fondatore iLMeteo.it, conferma infatti l’arrivo del Ciclone Polare con la formazione di una profonda Genoa Low, una bassa pressione centrata sul Mar Ligure: questa configurazione causerà un sensibile calo delle temperature, temporali, grandinate e come detto nevicate fino a quote di bassa collina; la fase peggiore dovrebbe essere tra la serata odierna e il tardo pomeriggio di domani. Da Domenica, infatti, lentamente, i fenomeni diventeranno più isolati, il freddo invece resterà fino a Martedì con possibili gelate tardive in pianura, pericolose per l’agricoltura dopo la calda Primavera delle ultime 2 settimane. E se davvero non sarà un Pesce d’Aprile dei Supercomputer Meteo, prepariamoci al ritorno dell’Inverno per almeno 4-5 giorni!
IL DETTAGLIO
Venerdì 1. Al nord: coperto con piogge, neve oltre 1000 metri in calo serale fino a quote di bassa collina. Al centro: maltempo su Sardegna e Tirreniche con neve in montagna, quota in calo fino ai 900 metri in serata. Al sud: piogge diffuse soprattutto su Campania e Calabria.
Sabato 2. Al nord: variabile con neve a quote di bassa collina, freddo. Al centro: maltempo su Sardegna e Tirreniche con neve fino ai 300 metri. Al sud: maltempo su Campania, Basilicata, Calabria, neve a 6-700 metri.
Domenica 3. Al nord: qualche pioggia in Liguria. Al centro: qualche rovescio sparso sui settori adriatici. Al sud: piogge sul Basso Tirreno poi miglioramento.







