Hera Sele mare: premiate cinque donne
Cinque donne al servizio della piana del Sele. Con la consegna del “Premio Hera Sele Mare” e la cena di gala si chiude la manifestazione che ha acceso i riflettori sulla piana del Sele nell’ultima settimana. Sono cinque le donne che hanno reso grande la Piana del Sele, distinguendosi in vari settori: cultura, impresa, agricoltura, turismo e sport. A consegnare i premi è stata Eleonora Brigliadori, madrina del progetto “Hera Sele Mare”, nato grazie alla sinergia tra Unione europea, Regione Campania, Ente provinciale del Turismo, Provincia di Salerno e Ager, Segno Associati, Grafite, imprese impegnate nella realizzazione dei Pit Piana del Sele. La consegna dei premi è affidata a Gennaro Mucciolo, vicepresidente del Consiglio regionale, Rino Avella e Vito Caponigro, rispettivamente amministratore e direttore dell’Ept di Salerno.
Il premio è stato realizzato da Pietro Lista, artista internazionale e fondatore a Paestum, del Mmmac, il “Museo materiali minimi di arte contemporenea”. La giuria, presieduta da Vittorio Dini, docente dell’Università di Salerno, assegna all’unanimità il premio “Hera Sele Mare”: per la cultura a Giuliana Tocco Sciarelli, già sovrintendente archeologo per le province di Salerno, Avellino e Benevento; per l’impresa a Giovanna Citro per “aver realizzato senza alcun aiuto pubblico ma con sole risorse private, la sua azienda agrituristica e per aver ospitato al suo interno numerosi bambini provenienti dall’area di Chernobyl”; per l’agricoltura a Maria Provenza “per aver portato ad alti livelli l’azienda di famiglia che da decenni si dedica alla lavorazione e alla trasformazione delle olive”. Per lo sport, la giuria presieduta da Guglielmo Talento, presidente del comitato provinciale Coni, il premio “Hera Sele Mare” è andato a Marzia Davide “per essere stata due volte, nel pugilato, campione europeo dei pesi piuma”. Per il turismo la giuria, presieduta da Caponigro, ha scelto Angela Riccio, architetto, impegnata nella cura e nello sviluppo del territorio. Infine l’Ept ha conferito un premio alla Memoria dedicato ad Antonella Fiamminghi, “per aver svolto il ruolo di funzionario preposto alla tutela del patrimonio cilentano”. A ritirarlo il marito Vincenzo Rocco.
di Basilio Puoti







