Lo scorso giovedì 30 giugno e venerdì 1° luglio si è tenuto a Lecce, presso il Salone dell'Episcopio, un convegno dal titolo: “Sant’Oronzo: storia, letteratura ed arte”, organizzato dalla Diocesi del capoluogo salentino, in collaborazione con il Dipartimento di beni culturali dell’Università del Salento, l’Istituto metropolitano di Scienze religiose di Lecce e la Società di Storia Patria.
Tra i relatori, era presente anche un nome cilentano: si tratta del prof. Massimino Iannone, studioso di storia e grande appassionato del suo paese, Pisciotta.
La ricorrenza che ha spinto all’organizzazione dell’evento è il Giubileo oronziano. Siamo, infatti, a 2000 anni dalla nascita di Sant’Oronzo, primo vescovo di Lecce e suo protettore. Il programma ha proposto numerosi ed interessanti interventi di illustri oratori e studiosi provenienti dal mondo accademico, ecclesiastico e dell’editoria che hanno presentato la figura e le opere del protovescovo.
Il prof. Massimino Iannone ha partecipato con un intervento dal titolo: “Il riconoscimento del patronato cittadino del protovescovo leccese: il ruolo del cardinale Brancaccio, sodale del Vescovo Pappacoda”.
Un importante traguardo, dunque, per lo studioso pisciottano che ha presentato il risultato di una serie di ricerche su mons. Luigi Pappacoda, vescovo di Lecce nel XVII secolo, di origini pisciottane, promotore dello sviluppo dell'arte barocca a Lecce. Il suo focus sul card. Francesco Maria Brancaccio, che sicuramente ha avuto un ruolo di primo piano nel sostenere il percorso religioso del vescovo Pappacoda, ha destato particolare interesse nella platea in quanto tematica non ancora pienamente esplorata dagli studiosi.
L’auspicio è che questo incontro possa essere l’inizio di ulteriori ricerche e di collaborazioni tra gli studiosi affinché la figura e l’operato del vescovo Pappacoda, ancora poco conosciuto nel Cilento, sua terra di origine, abbiano il meritato riconoscimento.