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I problemi del metrò del mare? Bilanci in rosso e concorrenza sleale

đź“… venerdì 7 maggio 2010 · đź“° AttualitàCilento

metro del mare cilento
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Perché non salpa il metrò del mare? Bilanci in rosso, calo di turisti, concorrenza sleale da parte dei piccoli armatori locali. Cade nel vuoto l'appello del comandante Raffaele Aiello ai sindaci delle isole e delle localitĂ  costiere. Tempi duri per tutti, soltanto una vigorosa sterzata in sinergia fra il ministero e la nuova Regione potrebbe salvare una stagione apparsa compromessa sin dalle prime avvisaglie della crisi che ha colpito il settore marittimo. Stefano Caldoro (giovanissimo presidente della commissione regionale dei Trasporti dei primi anni Novanta, quando furono varati i collegamenti -jet nel golfo) è sicuro di poter salvare il servizio. Ma in materia di sgravi fiscali dovrĂ  esprimersi il governo. Di qui l'impegno per un tavolo comune da avviare subito con il ministro Matteoli. Non si tratta soltanto di salvaguardare i diritti dei pendolari che si spostano dalle isole minori, ma di imprimere impulso alle attivitĂ  turistiche che dovrebbero rilanciare il sistema economico delle comunitĂ  costiere. Giustamente Salvatore Lauro, uno dei più esperti armatori che operano nel golfo, denunzia la diversa attenzione che il governo ha dimostrato nei confronti delle isole maggiori e, soprattutto, della laguna di Venezia, dove di certo il turismo è considerato determinante per i bilanci delle comunitĂ  locali. L'anno scorso il metrò del mare fu avviato il 30 aprile. In sei mesi di attivitĂ , attraverso sedici linee di collegamento veloce, dai porti del Cilento a Bacoli e Monte di Procida, trasportò oltre duecentoventimila passeggeri, contribuendo a snellire il traffico automobilistico delle localitĂ  balneari. Evidenti le difficoltĂ  provocate, quest'anno, dalla serrata del consorzio che anima gli armatori napoletani, pronti a ritirarsi in mancanza di ulteriori incentivi economici. «Siamo pronti, tuttavia, a organizzare le prime partenze nel giro di 15 giorni», dice il comandante Aiello, presidente del consorzio che gestisce il servizio veloce e anche Salvatore Ravenna, direttore generale dell'associazione che riunisce gli armatori locali si conferma pronto alla trattativa, per non deprimere i bilanci delle aziende e i livelli occupazionali. Cosa accadrĂ  nei prossimi giorni? L'argomento metrò sarĂ  affrontato al primo punto dell'agenda del prossimo assessore regionale ai Trasporti. Ma la verifica dovrĂ  arrivare dalla capitale, relativamente al problema degli sgravi fiscali. Un capitolo decisivo ( un giro di sei milioni, per tutta l'attivitĂ  dell'anno). Poi si riaprirĂ  il discorso degli approdi e delle infrastrutture nei porti scelti come terminal di aliscafi e catamarani. Se tutto filerĂ  liscio, con una buona dose di fortuna per l'inizio di giugno il metrò potrebbe riprendere il mare. Al momento, però, ci resta soltanto sperare.

Il metrò del mare della Campania è stato il primo esempio di metropolitana del mare in Italia, un collegamento lungo la costa per decongestionare il traffico nelle cittĂ . Ma il modello campano, introdotto dall’ex assessore Ennio Cascetta dieci anni fa, è stato imitato sia in Liguria che in regioni del Nord Europa e in Spagna.

Tre le direttrici e sedici le rotte seguite dagli aliscafi e dai catamarani del metrò del mare: in rete la baia di Napoli toccando i porti satellite da Portici a Torre Annunziata; da Napoli al golfo di Salerno; infine le rotte del Cilento, sempre con partenza da Napoli e l’obiettivo di decongestionare l’autostrada e le strade interne nei periodi più critici per i flussi dei vacanzieri.

L’anno scorso fu inaugurato anche il servizio di collegamento notturno da Napoli a Sorrento per i fine settimana. Il bynight del mare, appunto, liberi dalle auto sulla Sorrentina stretta nella morsa dei lavori, del traffico e del caos dei fine settimana per il grande flusso verso i locali e i ristoranti della penisola.

Il Mattino

Fonte: positanonews.it

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