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SAPRI: il mitico corso Garibaldi nei ricordi dell'avv. Tonino Cariello, raccolti in un breve scritto del 2019!

📅 mercoledì 2 novembre 2022 · 📰 CulturaSapri

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foto autoredi Tonino Luppino | Blog

Quando l'avv. Tonino Cariello (nella foto, a destra) lasciò Sapri con la sua famiglia, che abitava a pochi passi dalla mia, nel lontano 1961 per andare a Pisa, io frequentavo la prima media presso lo storico Istituto Santa Croce. La scorsa estate, attraverso il suo amico Salvatore Di Silvestro, sono riuscito ad avere il numero telefonico. Ci siamo incontrati al bar "Pepita", naturalmente al Corso Garibaldi. Dopo una piacevole conversazione, mi ha regalato la sua pubblicazione, che reca sul fronte di copertina una cartolina illustrata del 1913 e, sul retro di copertina, un'altra cartolina del 1941.

"Oggi-scrive Cariello-il Corso Garibaldi è come una vecchia signora permalosa che ha perso la memoria"!

"Era il cuore pulsante della cittadina, un luogo di" cunti", che vale la pena ricordare". E l'avvocato comincia a descrivere il nostro amato Corso che cominciava con il bar "Nostro"! E poi l'Emporio Borrelli che "profumo' tutto il paese per anni, come il parrucchiere Attanasio che pettino' le chiome delle gentili dame" e il bar "Rosso e Nero", con Matteo Covone che catturo' i biliardofili locali". "Tutti ci spostavano in Galleria, costruita dal Cav. Biagio Bruni, facoltoso emigrato nativo di Villammare, per assistere a memorabili sfide di carambola tra Nelson Napoletano e don Orlando Mileo, che vinceva sempre perché non sbagliava mai".

"Poi, il bar "Riccio" con antica "boiserie" in legno, tavolino di marmo e ghisa "fin de siecle". "Il vecchio don Luigi, detto "u rusecatore", di fronte alle variegate richieste, soleva dire:" chi u vole cauro e chi u vole friddo; chi u vole lungo e chi u vole cuorto; chi v'è mmuorto, chi v'è stramuorto"!

Cariello, parla poi dell'avvocato Vincenzo Peluso, PodestĂ  e Sindaco, e di Lucio Mariano Brandi, diventato negli anni seguenti Deputato e Sottosegretario di Stato, protagonisti della vita politica cittadina.

Tonino Cariello, descrive altri personaggi : "l'edicolante Cristoforo Zingone con le sorelle "Ntunetta" e " Peppenella", Vittorio Di Pace, elegante come il suo negozio di scarpe, l'orefice e orologiaio Mingo Cerbasi, "a Peloia", che per anni ha fornito il pane fresco a tutta Sapri e l'Arena Centrale Filizola, con il cinema all'aperto d'estate". E ancora : "Giannino Manzione, che a bordo della sua 600 Fiat, era solito percorrere il Corso a tutta velocità, suonando ossessivamente il clackson, i "tre moschettieri", al secolo Nicola Cariello, Franceschino Vita, Franco Sansone e Mario Di Muoio, il barbiere Saverio Cuccurullo, detto "u can i Giacchino" e il macellaio Vincenzo Vita, detto " Mangascia' ", perché aveva fatto la guerra in Abissinia"!

Insomma, un breve scritto, che "pencola- scrive Tonino Cariello - fra il racconto nostalgico e il "divertissement"! L'ho letto e riletto con vero piacere, lasciandomi cullare dolcemente tra i ricordi: quelli di un ragazzo, nato al Corso Garibaldi, quando si nasceva in casa, al numero civico 101!

tonino luppino e avv cariello

avv cariello a via ri cunti

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