La Fondazione Vassallo: "Campania, Basilicata, Calabria e Puglia unite per il sud nella lotta alle mafie e alla corruzione istituzionale"
CAPACCIO PAESTUM (SA). «Viviamo immersi all’interno di una catastrofe sociale e culturale. I giovani dovrebbero essere la spina dorsale di questa società, ma 390mila laureati Campani emigrati al nord e all’estero sono un fallimento totale e il sintomo di un’assenza di visione politica»: ad affermarlo è Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore durante l’incontro dal titolo “SUD: Partiamo dai Territori”.
«È sempre più diffusa una politica in cui la parola chiave sembra essere “tradimento”, in cui è sempre più frequente il trasformismo, tra aree politiche differenti – afferma Dario Vassallo – Questo tradimento in politica non può più esistere. Abbiamo bisogno di implementare un nuovo paradigma, con parole chiare, comportamenti chiari, rapporti chiari. È necessario che ogni cittadino inizi a prendere una posizione ben chiara. Ciò che contraddistingue la Fondazione Vassallo è la concretezza».
«Abbiamo messo insieme i rappresentanti di quattro regioni, Campania, Basilicata, Campania e Puglia – prosegue Dario Vassallo - Il nostro è un progetto che ha l’ambizione di mettere in rete tutte le esperienze locali che in molte parti d’Italia coinvolgono molte persone e che, soprattutto, mettono in campo politiche che dovremmo portare in tutto il Paese. Il nostro è un esperimento politico che diventa servizio alla democrazia. L’amministrazione di Angelo Vassallo ha tracciato un’inversione di prospettiva: saremo una spina nel fianco della politica feudale che ha distrutto il Cilento e il sud intero. Abbiamo creato una rete sui territori. Mettiamo le nostre intelligenze e le nostre esperienze diffuse a servizio della gente. Per questo dal primo gennaio ripartirà Futura 2025, la scuola di amministrazione sul modello di Angelo Vassallo proprio ad Agropoli».
E ai giovani anche il messaggio di Dario Vassallo: «Aggregatevi. Lavorate nella legalità, per la gente, per il territorio. In qualsiasi partito, l’importante è che vi aggreghiate. La nostra proposta politica e organizzativa accende i riflettori sui territori. Non credo esistano scorciatoie: dobbiamo ripartire dai fondamentali che ci distinguono, dai luoghi in cui le persone in carne e ossa vivono i problemi quotidiani, altrimenti faremo solo esercizi di stile. Dobbiamo sporcarci le mani, stare in mezzo alle persone nelle strade e nelle piazze. Ricostruire un’idea di Paese dal basso con nuovi processi democratici e producendo uno sforzo di cambiamento radicale del personale politico».
«Ho vissuto una vita politica difficile, contestata. Conosco la storia del Cilento. Ho lavorato nella difesa dell’interesse pubblico, non permettendo mai la penetrazione della corruzione negli atti amministrativi», racconta l’avvocato Gerardo Spira, che ha lavorato fianco a fianco con il Sindaco Pescatore, ed oggi mentore e ispiratore dei principi e dei valori della Fondazione Angelo Vassallo.
Durante la sua lectio magistralis, l’avvocato Spira si sofferma su vincolo di mandato, legge elettorale, incompatibilità, ipertrofia dei regolamenti: «I partiti prima erano garanzia di democrazia, ora no. La minoranza nei comuni non ha voce. Occorre ripristinare la rete sui territori. I concorsi sono finti, tutti gli atti sono pilotati, non si pubblicano bandi senza una veste appropriata. Le commissioni sono occupate da delinquenza politica. Per questo mi rivolgo ai giovani: apriamo gli occhi. Riportiamo la legalità negli atti pubblici. Rivediamo tutti i regolamenti. Le carte vanno lette. La politica è scelta, è interesse della collettività».







