Flotta Blu, insieme a Peppone, fa il pieno nel nome di Ancel Keys A Castelnuovo Cilento
Al via la collaborazione tra l’istituto e l’ unità di Oncologia dell’ospedale di Vallo della Lucania.
Il menù a base di alici e i vincitori: Samantha Radano e Luca Niglio Un viaggio completo nel cuore delle tradizioni, del territorio, della conoscenza, della ricerca, della creatività. Un ponte speciale e unico che dal passato proietta nel futuro rinforzando i pilastri del presente, pilastri che sono alla base del buon vivere, della salute e del benessere, dell’alimentazione e della dieta Mediterranea, dell’economia, della convivialità, del turismo: i l quinto appuntamento del viaggio di “Flotta Blu” non poteva che essere un viaggio completo, sorprendente, piacevole. A Castelnuovo Cilento, nel cuore del Cilento, nel cuore della patria della Dieta Mediterranea, nelle aule di un istituto che porta il nome di Ancel Keys, lo studioso e scienziato statunitense che proprio nel Cilento soggiornò per anni, studiando, elaborando e infine approntando il vademecum sullo stile alimentare (e di vita) che avrebbe poi preso il nome di “Dieta Mediterranea” e che ha tra i suoi elementi fondanti il consumo del pesce azzurro, il motto del progetto “La nostra pesca è Mediterranea” è risuonato come fosse a casa, nella casa più adatta. La giornata all’istituto superiore Ancel Keys.
A casa si è ritrovato lo chef Michele Giaquin to , il professore che in questi mesi sta tenendo nelle cucine degli istituti alberghieri campani la masterclass a venti allievi. Stavolta l’ha fatto con gli alunni dell’istituto dove insegna ogni giorno: dopo la lezione sul pesce azzurro e sulle alici di Menaica (che sono una specialità tutta cilentana) si è passati ai fornelli. Accompagnato dal professore Giuseppe Montuori ha guidato i venti allievi chef nella realizzazione del menù che al termine della giornata ha avuto come vincitori Samantha Rodano (allieva della IV Enogastronomico) di Montecorice e Luca Niglio (studente della V Enogastronomico) di Santa Maria di Castellabate : entrambi, come i vincitori delle precedenti tappe e di quelle future, parteciperanno alla fase finale della manifestazione che s i terrà al “Principe di Napoli” ad Agerola. I piatti serviti elegantemente a tavola hanno poi racchiuso tradizione e innovazione. A partire dall’antipasto, il “Cauraro”, così come viene nominato a Pisciotta: la “caurara” era la pentola che si metteva un te mpo sul fuoco e nella quale si cucinava una minestra.






