Don Antonino Savino: un sacerdote misericordioso, sempre vicino ai confratelli in solitudine!
di Tonino Luppino | BlogDon Antonino, coetaneo di Vasco Rossi, originario di Castel Ruggero, frazione di Torre Orsaia, lo conosco sin dai tempi della mitica Radio Sapri, allorquando lui e i compianti don Gennaro Farnetano e don Pietro Greco condividevano a Sapri i locali di Santa Croce, reggendo le parrocchie di Torraca (don Antonino), Casaletto Spartano-Battaglia (don Pietro) e Sicilì (don Gennaro). Ricordo il fraterno spirito di comunità e le Sante Messe alle quali ho partecipato, accompagnandoli, soprattutto don Pietro, nelle tre parrocchie! Conosco, quindi, questo Parroco con l'iniziale maiuscola, da tantissimi anni, "da una vita" come si suol dire.
Ad ordinarlo sacerdote, fu nel 1977 un altro caro amico, al quale ero molto legato:Mons. Umberto Altomare!
Oggi, don Antonino è Amministratore di Morigerati e Sicilì, dopo essere stato per un decennio Parroco di Santa Marina-Policastro. Il suo trasferimento, ha lasciato costernate le comunità che guidava amorevolmente! Molti si sono chiesti:come si può destituire un ottimo parroco, sempre vicino ai bisogni dei più deboli e dei "senza voce"?
È bisogna, poi, evidenziare che don Antonino è stato sempre vicino anche ai suoi confratelli anziani... in solitudine, com'è stato sempre vicino, con fraterno affetto, a quelli che sono volati in Cielo.
Basti pensare a don Vincenzo Ionnito e a don Felice Lammardo, che domani, 30 maggio, saranno ricordati, grazie a lui, con una concelebrazione in Memoria, nelle sue parrocchie di Sicilì e Morigerati. Sarà presente anche il Maestro amanuense Carmelo Fasano, grande amico soprattutto di don Vincenzo Ionnito. Per concludere, credo sia necessaria una legittima considerazione. In genere, si dice:"Promoveatur ut amoveatur", cioè "sia promosso affinché sia rimosso". Nel caso di don Antonino Savino, c'è stato solo un secco "amoveatur" e basta!








