E' un appuntamento fisso prima che si apri ufficialmente la stagione balneare: il week end di grandi pulizie per le spiagge di tutta Italia. Anche lungo le coste della Campania i volontari di Legambiente saranno impegnati il 28, 29 e 30 maggio, nell'iniziativa “Spiaggia e Fondali Puliti”, per ripulire da plastica, mozziconi, bottiglie, gli arenili invasi da ogni genere di rifiuti, e per fare un monitoraggio della situazione dopo un lungo inverno.
Purtroppo però ogni anno è sempre la solita scena che fa da padrone: interi tratti versano in uno stato di abbandono, grazie anche all'inciviltà di alcune persone che non rispettano la natura. Eppure piccoli gesti, come il riprendere ciò che si è prodotto e riportarlo con sé potrebbe già essere un grande passo. Ma non è così se periodicamente interi tratti sono ricolmi di oggetti abbandonati.
Costume, cappello, guanti e rastrello, dalla Costiera amalfitana al Cilento, dalla Penisola sorrentina alle isole di Capri e Ischia da Castellabate a Paestum, da Bacoli ad Ercolano. Si parte il 28 maggio a Castellabate dove in collaborazione con il Comune le associazioni locali daranno il via alla pulizia delle spiagge e alla valorizzazione del Giglio di Mare. A Capri si faranno immersioni e pulizia dei fondali nelle zone di Gradola di Anacapri, grotta Azzurra con la collaborazione del Comune di Anacapri, i Sub Capri e il Capri Mare Club di Antonio Arcucci. Sabato 29 maggio appuntamenti a Salerno, Paestum, Battipaglia, Forio Ischia.I volontari di Legambiente
“Un fine settimana dedicato alla raccolta dei rifiuti abbandonati lungo le coste- ha commentato Antonio Gallozzi, responsabile Campagne Legambiente Campania- un gesto concreto con cui vogliamo promuovere una maggiore attenzione alla tutela del territorio e chiedere alle amministrazioni un impegno coerente e continuo nel tempo. Un’azione per dire si ai piani spiaggia che valorizzano le nostre coste, all’ accesso in spiaggia per tutti, al turismo responsabile e alla raccolta differenziata. E per dire no alle spiagge blindate, all’edilizia abusiva e pericolosa, alla pesca selvaggia, allo sfregio dei fondali del mare”.
E una segnaletica ben in vista per le aree non balneabili.” E’ un atto dovuto- conclude Gallozzi di Legambiente- soprattutto se pensiamo che la mancanza di segnaletica dei divieti determina un rischio igienico sanitario per i bagnanti che sono ignari”.