CAVA DE' TIRRENI. Si è accasciato davanti agli amici, sul campetto di calcio di Casa Gagliardi, nella frazione Sant’Arcangelo di Cava de’ Tirreni. E’ morto così Alfonso Di Giorgio, 16 anni, che quest’a nno aveva coronato il suo sogno.
• Entrare nei mini allievi della Nocerina, dove era stato selezionato nel giugno dello scorso anno dal dirigente Guglielmo Accardi, attuale direttore sportivo molosso. Alfonso Di Giorgio faceva il centrale difensivo e amava il calcio. La sua tragedia si è consumata ieri sera, sul campetto che si trova a pochi passi dalla pizzeria "La Cascina". Alfonso ha accusato un pizzico di stanchezza e ha detto agli amici che preferiva continuare la partitella in porta.
• Ma dopo pochi minuti si è accasciato a terra, stroncato da un arresto cardiaco o da un aneurisma. Sono stati i proprietari della struttura ad allertare i soccorsi, con l’ambulanza del 118 che ha raggiunto in pochi minuti il campetto. Ma nonostante i tentativi disperati di rianimarlo, tra cui cinque manovre con il defibrillatore, per il giovane calciatore non c’è stato nulla da fare. «I soccorsi sono stati immediati e scrupolosi - ha spiegato l’ assessore Mario Pannullo, uno dei primi a raggiungere il luogo della tragedia - In questo momento io, a nome del sindaco Galdi e dell’amministrazione, sentiamo solo il bisogno di esprimere la nostra vicinanza alla famiglia. Ma non si può giocare con la vita delle persone, pensando di chiudere un ospedale quando un territorio così vasto ha bisogno che vengano potenziati i servizi». Il padre di Alfonso, Antonio, è un istruttore dell’Alba Nuova Cavese, dove il figlio aveva iniziato a dare i primi calci ad un pallone. La mamma, Daniela, gestisce la Caffetteria di via della Repubblica.
• La tragica notizia li ha raggiunti separatamente e a Sant’A rcangelo sono giunti anche molti amici che frequentano lo stesso liceo classico di Alfonso, il "Marco Galdi". Straziante l’attesa per l’arrivo del magistrato di turno e del medico legale che ha dovuto constatare il decesso del 16enne, prima che la salma venisse liberata e riconsegnata ai parenti.
• Alfonso Di Giorgio aveva terminato da poco il suo primo campionato con la maglia della Nocerina, lui che proveniva da una famiglia che ha sempre coltivato l’amore per il calcio. Anche un fratello del padre aveva militato in alcune formazioni dilettantistiche tra Nocera e Cava de’ Tirreni. E sul piccolo campetto di Casa Gagliardi, dove Alfonso voleva trascorrere una serata con gli amici di sempre facendo la cosa che gli piaceva di più, c’è stato un viavai continuo di amici. E negli occhi di quelli che hanno assistito al momento in cui il 16enne di Cava si è accasciato a terra, c’era tanta disperazione.