SALERNO - La Corte d’Appello di Salerno non fa sconti a Gaetano Polichetti. Per lo psichiatra di Roccapiemonte, condannato in primo grado a dodici anni di reclusione (pena sospesa) per abusi sessuali ai danni delle pazienti, è stata confermata la sentenza del Tribunale di Nocera, dopo una camera di consiglio durata più di quattro ore. Il legale di fiducia del professionista, che ha anche uno studio a Salerno, Carmine Giovine, ce l’ha messa tutta nel cercare l’assoluzione per il suo cliente che, invece, non è arrivata. Il secondo grado di giudizio conferma così le accuse mosse al dottore Polichetti da alcune sue pazienti che erano in cura presso il suo studio medico per superare ansie e nevrosi.
LA TERAPIA «FREUDIANA» - Lo psichiatra, invece della tradizionale terapia, avrebbe applicato una «personale» terapia freudiana. Di modo che il rapporto medico-paziente, scrivevano i giudici del Tribunale di Nocera che hanno condannato il medico a marzo dello scorso anno, era presto degenerato in una sorta di sudditanza psicologica sfociata nel plagio. I guai per il Polichetti cominciano con la denuncia di una paziente, F.S., una donna di 36 anni affetta da ansia e attacchi di panico. La donna era in cura dal medico di Roccapiemonte dal 1999, ma dopo qualche anno le terapie di gruppo a cui partecipava, sono diventate sedute individuali. Le visite singole sono durate un anno e, nell’arco del tempo, si sarebbero consumati anche atti sessuali. Quando poi, la paziente ha deciso di cambiare psichiatra, si sarebbe resa conto della singolare terapia applicata. Scatta la prima denuncia, che rischiava di essere archiviata per mancato rispetto dei termini previsti dalla legge. Poi la Procura di Nocera è andata avanti con le indagini.