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Carlo Giuffrè è 'il sindaco del rione Sanità', mercoledì 14 novembre al Teatro 'La Provvidenza' di Vallo della Lucania

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12/11/2007
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Era il ruolo preferito da Eduardo De Filippo, quello di Antonio Barracano, protagonista della commedia in tre atti “Il Sindaco del Rione Sanità”.

Mercoledì 14 novembre alle ore 21, al teatro La Provvidenza di Vallo della Lucania, a rivestire i panni del capoquartiere e “uomo di onore” che amministra la giustizia nella celebre zona di Napoli sarà l’attore Carlo Giuffrè, custode della grande tradizione attoriale napoletana.

Ad affiancarlo sul palcoscenico un cast d’eccezione: Alfonso Liguori, Piero Pepe, Aldo De Martino, Antonella Lori, Massimo Masiello, Gennaro Di Biase, Vincenzo Borrino, Roberta Misticone, Enzo Romano. La regia di questo allestimento è dello stesso Carlo Giuffrè, le scene ed i costumi di Aldo Terlizzi, le musiche originali di Francesco Giuffrè.

Attore di teatro di grande talento, conosciuto al grande pubblico anche per il suo sodalizio artistico con il fratello Aldo, durante la sua intensa carriera Carlo Giuffrè ha interpretato la maggior parte delle commedie napoletane del grande Eduardo, grazie alle quali ha manifestato le sue doti di attore dalla vocazione comica e grottesca. Del repertorio dell’autore ha messo in scena, anche come regista, commedie come Le Voci di dentro, Napoli milionaria!, Non ti pago e la celeberrima Natale in casa Cupiello. Numerose sono anche le sue interpretazioni cinematografiche e in fiction televisive.

Fra legge e giustizia, coscienza e omertà, ignoranza e prepotenza, “Il Sindaco del rione Sanità” è un dramma d’ambientazione tipicamente napoletana che disegna una vicenda umana e civile tra le più desolate e sofferte del teatro eduardiano. Scritta nel 1960, è una delle commedie più amare dell’autore, ma anche delle più amate.

Nasce da una visione polemica e disperata della società, nella quale domina la violenza del forte, dove i deboli sono irrimediabilmente perduti. L’unica soluzione che rimane è amministrarsi la giustizia da soli. Ed è proprio quello che decide di fare Antonio Barracano, che vive nel popolare rione Sanità dove, riconosciuto come sindaco da tutti i diseredati, amministra la legge con criteri singolari, nel rispetto di tutti. La sua è un’incessante opera di giustizia verso i poveri e gli ignoranti, una vera e propria missione che lo porta a sacrificare la propria vita, nel tentativo di sedare un conflitto.

Eduardo con la sua arte immortale, in pratica, ha previsto quello che sarebbe successo nel futuro a Napoli, ossia il sanguinoso passaggio di potere da personaggi del popolo - ma comunque animati da un codice di valori - alla camorra, spietata e violenta, capace di individuare nel denaro l’unico valore da perseguire.

La stagione teatrale della Provvidenza prosegue sabato 24 novembre con “Il barbiere di Siviglia” presentato dall’Associazione corale “Antonio Vivaldi” di Pavia, diretta da Gian Marco Moncalieri e con la regia di Roberto Brivio.

Lunedì 10 dicembre sarà la volta di Peppe Barra in “La cantata dei pastori” di Peppe Barra e Paolo Memoli.

Giovedì 10 gennaio, in omaggio agli abbonati, la compagnia “Il Sipario” di Agropoli – vincitrice dell’Oscar delle compagnie amatoriali dello scorso anno – presenta “Un ragazzo di campagna” di Peppino De Filippo con la regia di Pierluigi Iorio.

Venerdì 1 febbraio Flavio Bucci è “Il malato immaginario” di Molière con la regia di Nucci Ladogana.

Venerdì 15 febbraio Nino D’Angelo in “L’ultimo scugnizzo” di Raffele Viviani con la regia di Tato Russo.

Martedì 4 marzo Loretta Goggi in “Se stasera sono qui” di Riccardo Cassini e Loretta Goggi, con la regia di Gianni Brezza.

Lunedì 31 marzo Lello Arena in “Shakespea Re di Napoli” di Ruggero Cappuccio con la sua regia.

Ancora da definire la data di Debora Caprioglio in “Il signore va a caccia” di Georges Feydeau con regia di Mario Scaccia, scelto direttamente dagli abbonati tra 5 spettacoli di successo.

Tutti gli eventi avranno inizio alle ore 21.


Fonte: cilento.it

 
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