Confermato Domenico Raimondo alla Presidenza del Consorzio Mozzarella Dop: nuova governance per affrontare le sfide
Il Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ratifica la leadership di Raimondo, affiancato da Mandara e Letizia, in una mossa strategica per fronteggiare le complesse sfide del settore.
Il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha annunciato la riconferma di Domenico Raimondo alla presidenza, completando così la formazione della nuova governance, caratterizzata da una coesione d'azione per affrontare le sfide future. La votazione, tenutasi durante la seduta di insediamento del Consiglio di amministrazione, ha confermato anche Silvia Mandara come vicepresidente per i trasformatori e ha visto l'ingresso di Davide Letizia come nuovo vicepresidente per gli allevatori.
Il presidente Raimondo inizia il suo quinto mandato e rappresenta la quarta generazione di maestri casari. Con 52 anni, il salernitano di Bellizzi porta avanti una lunga tradizione familiare, affiancata dalla sua passione per il mare. L'obiettivo della nuova governance è affrontare con determinazione le sfide attuali, in un periodo critico che mette a rischio la redditività del comparto.
Raimondo commenta l'importante passaggio generazionale nel Consiglio di amministrazione, con otto membri su undici che hanno un'età media di 37 anni. Rivolge un appello ai giovani affinché contribuiscano con idee innovative alla costruzione del Consorzio del futuro.
Analizzando lo scenario attuale del comparto, il presidente sottolinea le sfide imposte dalla crisi Covid, dalla guerra in Ucraina e a Gaza, che hanno determinato cambiamenti significativi e un'onda inflazionistica che ha colpito la redditività. Raimondo evidenzia la necessità di collaborazione con tutti gli attori della filiera, compresa la grande distribuzione, per superare le difficoltà.
Guardando al futuro, il presidente indica le sfide su sostenibilità, qualità, innovazione e formazione. Il Consorzio si impegna a garantire il futuro della filiera attraverso la formazione di nuove generazioni di casari e investimenti nelle aziende socie per affrontare le crescenti richieste della domanda e i costi energetici in aumento.
Raimondo conclude esprimendo l'auspicio che la riforma dell'UE sulle Indicazioni Geografiche, in dirittura d'arrivo, porti meno vincoli burocratici, decisioni più rapide e maggiore potere ai Consorzi di Tutela, i veri custodi delle dinamiche del settore.