Opere incompiute: il 70% è nel Mezzogiorno
SUPERBONUS: FERMIAMO UNA BOMBA AD OROLOGERIA
PNRR: SPESA FERMA A 42 MLD DI EURO PER COLPA DELLA BUROCRAZIA
PNRR: SPESA FERMA A 42 MLD DI EURO PER COLPA DELLA BUROCRAZIA
Il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, è intervenuto lunedì scorso a Napoli al “Congresso delle Idee”, organizzato dal Deputato al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello ed a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, il Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Tullio Ferrante, l’europarlamentare Lucia Vuolo.
“Abbiamo chiesto ai rappresentanti del Governo immediate e concrete garanzie per le imprese che oggi si ritrovano con cassetti fiscali pieni e casse vuote – ha detto - per la concreta impossibilità a cedere i crediti del Superbonus. Abbiamo chiesto di regolamentare con urgenza la cessione dei crediti, attivando direttamente le società partecipate dello Stato. Oggi rimane impossibile, in un quadro normativo e regolamentare di estrema incertezza cedere questi crediti (ben 35 gli interventi di modifica dal 2020) e quando ciò avviene, le condizioni imposte da banche e istituzioni finanziarie rasentano l’usura, con tassi superiori al 30%”.
“Il Governo – ha aggiunto ancora il presidente Lombardi – deve intervenire con urgenza anche per disinnescare questa pericolosissima bomba che sta per esplodere: 20.000 imprese non riescono a cedere 25 miliardi di crediti fiscali e 30.000 condomini sono rimasti con i ponteggi montati, lavori sospesi. Sono già numerosi i contenziosi sorti tra imprese e condomini: bisogna intervenire per regolamentare una exit strategy dal Superbonus che eviti un vero e proprio bagno di sangue, economico, sociale, occupazionale. Si rischiano situazioni difficilmente gestibili: 923 imprese edili sono fallite nei primi nove mesi del 2023 anche a causa delle difficoltà nella cessione dei crediti. La politica deve assumersi la responsabilità di proteggere le imprese e le famiglie dalle conseguenze drammatiche che potrebbero scaturire”.
Il presidente di Federcepicostruzioni si è quindi soffermato sul Pnrr: “Gongoliamo sugli accrediti delle rate periodiche – ha detto – ed abbiamo ormai raggiunto i 101,9 miliardi di euro di finanziamenti erogati dall'Unione europea. La spesa però è ancora ferma a 42 miliardi. La Corte dei conti ha lanciato l'allarme, evidenziando un serio rischio per ben dieci degli obiettivi previsti nel 2023”.
Al ministro Tajani abbiamo rinnovato il nostro appello per la delegificazione e la sburocratizzazione. Abbiamo sette volte più leggi di Francia, Germania e Regno Unito messe insieme, e – come testimonia oggi l’attuazione del Pnrr - un enorme problema di spesa. Per realizzare un'opera pubblica in Italia – lo dice l'Ufficio parlamentare di bilancio in un'indagine del novembre 2022 - nonostante il Decreto 50 del 2016, lo Sblocca cantieri del 2019, il Decreto semplificazioni del 2020 e il Semplificazioni bis del 2021, significare impiegare tempi medi di tre anni e due mesi per gli investimenti fino a un milione di euro; cinque anni e due mesi per gli investimenti da un milione a 5,5 milioni; 7 anni per investimenti da 5,5 a 15 milioni; oltre 10 anni per gli investimenti superiori ai 15 milioni di euro. Soltanto un terzo di questa tempistica è relativo all’esecuzione: parliamo quindi di tempi burocratici, procedurali, di progettazione, autorizzazione e messa in gara delle opere. Con questa tempistica – ha concluso il presidente Lombardi - come possiamo mai immaginare di spendere entro il 2026 tutte le risorse del PNRR?”.







