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Scuola: niente soldi, genitori paghino corsi di recupero

📅 venerdì 18 giugno 2010 · 📰 AttualitàAgropoli

angela cortese
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SALERNO - L'allarme lanciato dal dirigente scolastico di Agropoli, che ha denunciato la mancanza di fondi necessari a sostenere i corsi di recupero è condivisibile, eppure, per Angela Cortese del Pd, già assessora provinciale alla istruzione, «la sua decisione di tagliare queste ore di lezione lede il diritto allo studio». Per la consigliera regionale, infatti, «Il problema sollevato dal preside del’Itc non è limitato al territorio campano ma è nazionale, visto che i fondi destinati al funzionamento delle scuole non arrivano più in tutta Italia. L’intero sistema scolastico è in crisi e c’è chi, come il preside di Agropoli, dopo aver atteso invano l’arrivo delle risorse, adotta e ricerca soluzioni per garantire comunque l’offerta didattica, nel caso specifico i corsi di recupero. Così a mali estremi si risponde con rimedi estremi».

DISCRIMINAZIONI - Secondo la Cortese però «la soluzione adottata dal Preside Nigro non è condivisibile perché lede il diritto allo studio costituzionalmente sancito. Facendo pagare i corsi di recupero, infatti, ci saranno genitori che potranno affrontare la spesa e altri invece che non ci riusciranno, determinando nei fatti studenti di serie A e studenti di serie B in una realtà come quella del Mezzogiorno già penalizzata. Tutto ciò», conclude l'esponente del Pd, «rappresenta l’ennesima conseguenza di una politica scellerata del governo nazionale che in questo settore sta creando disparità nelle disparità, tagliando i trasferimenti alle scuole senza assumersi nemmeno la responsabilità di dire con chiarezza che in realtà a pagarne i costi sono soltanto le famiglie italiane».

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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