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Diffida del Coordinamento Nazionale Mare Libero: Stop alle concessioni balneari illegittimamente prolungate nei comuni cilentani

Il Coordinamento Nazionale Mare Libero interviene contro le proroghe non conformi alle normative europee, diffidando i Comuni di Castellabate, Camerota e Sapri e chiedendo l'immediata cessazione delle concessioni irregolari.

📅 giovedì 18 gennaio 2024 · 📰 PoliticaCilento

18012024 spiaggia calanca nel 1979
Credits Foto c.stampa

Comunicato Stampa

Il Coordinamento Nazionale Mare Libero ha recentemente trasmesso una diffida formale ai Comuni cilentani di Castellabate, Camerota e Sapri, sollecitando il rispetto delle norme europee e della giurisprudenza nazionale ed europea in merito alle concessioni balneari. L'organizzazione ha richiesto la cessazione di tutti i rapporti concessori beneficiati di proroga, ritenendo che tale pratica violi la Direttiva Bolkestein e altri articoli cruciali del Trattato sull'Unione Europea.

Le amministrazioni comunali sono state diffidate ad evitare l'emissione di provvedimenti relativi alle attività sul demanio marittimo, in assenza di titoli validi, e ad ordinare lo sgombero immediato delle opere di facile rimozione. Inoltre, si è chiesto all'Agenzia del Demanio e alla Guardia Costiera di procedere con l'incameramento delle opere di non facile rimozione, secondo quanto previsto dal Codice della Navigazione.

Il testo della diffida è stato trasmesso alle procure ordinaria e della corte dei conti per valutare eventuali conseguenze civili, penali, amministrative ed erariali nei confronti degli organi politici e dei settori tecnici delle amministrazioni comunali.


Il Coordinamento ha sottolineato che l'annullamento della Sentenza del Consiglio di Stato numero 18 del 9 Novembre 2021 non influenza la scadenza al 31 dicembre 2023 di tutte le concessioni prorogate illecitamente, ribadendo quanto giĂ  espresso da tribunali amministrativi, compreso il Consiglio di Stato.

Nel caso in cui i Comuni non aderiscano alla richiesta, il Coordinamento è pronto a rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale. L'organizzazione ritiene che le concessioni illegittimamente prolungate ledano i principi di concorrenza e i diritti dei bagnanti, oltre a indebolire la classe politica nella gestione delle spiagge.

Il Coordinamento Nazionale Mare Libero sostiene che l'attuale sistema di gestione perpetua delle spiagge favorisce eccessivamente le imprese balneari a discapito dei cittadini, dei lavoratori del settore e dell'ambiente marino. L'obiettivo finale è ripristinare l'ordine delle priorità e garantire che le spiagge rimangano libere, accessibili a tutti e in armonia con l'ecosistema.

Foto della Calanca (Marina di Camerota) ad agosto 1979

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