Risveglio gelido: minime in caduta libera, gelo e sole tra Nord e Centro Italia
Un’ondata di freddo intenso ha investito l’Italia, portando temperature minime in calo verticale su gran parte del Paese, con il termometro che scende sotto lo zero in molte località del Nord e in alcune aree del Centro. Antonio Sanò, fondatore del portale iLMeteo.it, segnala che questi valori gelidi raggiungono livelli da record per la metà di novembre, con conseguenze evidenti soprattutto nelle ore notturne e al primo mattino.
A Roma, per esempio, la temperatura minima di 2°C è la più bassa registrata negli ultimi 12 anni in questo periodo dell’anno, anche se lontana dal record del 18 novembre 1981, quando Ciampino toccò -3,2°C. Tuttavia, quel dato appartiene a un’epoca climatica diversa, prima degli effetti marcati del riscaldamento globale. A Firenze, nelle periferie, i valori si avvicineranno allo zero per due notti consecutive, mentre la Pianura Padana si risveglia con paesaggi imbiancati da gelate diffuse, che si estendono dal Piemonte al Veneto.
L’origine di questa fase fredda è attribuibile a un nucleo d’aria gelida, il cosiddetto "nocciolo svedese", che ha attraversato l’Italia, lasciando scenografiche nevicate oltre i 900 metri su Romagna, Marche, Abruzzo e Molise. Fino a pochi giorni fa, il Nord si svegliava con temperature minime di 8-9°C, ma un progressivo e costante abbassamento del termometro ha segnato una drastica svolta climatica.
Nelle prossime ore, gli ultimi rovesci colpiranno il Sud, interessando Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia tirrenica, con neve prevista a quote di 1500 metri. Gradualmente, il tempo migliorerà anche su queste aree, sebbene il vento rimarrà frizzante e intenso. Il weekend porterà condizioni di prevalente bel tempo, con sole diffuso sabato e un’attenuazione dei venti anche al Sud. Tuttavia, le mattine resteranno gelide, con nuove gelate al Nord e in alcune zone del Centro. Nel pomeriggio, invece, il sole consentirà temperature più miti: si prevedono massime fino a 20°C in Sicilia e Sardegna, mentre a Napoli e Roma si raggiungeranno i 17°C. Al Nord, invece, il riscaldamento sarà più timido, con difficoltà a superare i 10°C sulla Pianura Padana occidentale, mentre in Liguria e Romagna si toccheranno punte di 15°C.
Domenica inizierà a delinearsi un cambiamento: i venti ruoteranno da ovest e sud, trasportando correnti umide che porteranno nubi e piogge su Liguria e Toscana. L’arrivo di una nuova perturbazione è atteso a metà della prossima settimana. I modelli meteorologici indicano un peggioramento deciso tra martedì e mercoledì, con piogge persistenti e rischio di eventi alluvionali sulle regioni tirreniche centro-meridionali. Le condizioni saranno aggravate da mari in burrasca e venti tempestosi, in particolare mercoledì. Le temperature, dopo il rialzo temporaneo, crolleranno nuovamente dal 20 novembre in poi, scendendo sotto la media stagionale. Se questa previsione si confermasse, l’Appennino potrebbe essere imbiancato in modo significativo, segnando una svolta verso un clima ancora più rigido.
La settimana si preannuncia dunque dinamica, con il gelo del weekend che lascerà spazio a un breve respiro, prima di un nuovo e vigoroso attacco invernale.







