Vallo della Lucania Teatro La Provvidenza intervista a Paolo Caiazzo
di Maria Rosaria Verrone
di Marisa Russo | BlogMaria Rosaria Verrone: Benvenuto a Vallo della Lucania, nel nostro teatro La Provvidenza!
Paolo Caiazzo: Veramente è un ritorno anche se mancavo da un po' di tempo.
Maria Rosaria Verrone: Allora ben ritornato, è un piacere riaverla con noi!
Lei si è dedicato sia alla televisione che al cinema ed al teatro, se dovesse scegliere solo una di queste attività quale sceglierebbe?
Paolo Caiazzo: Casa mia, sul mio divano...scherzo!
Sicuramente sceglierei il teatro, è l' habitat più congeniale, più idoneo per me, amo il contatto diretto, immediato con il pubblico. Anche se, negli ultimi tempi, mi sto divertendo via Web, pure con questo mezzo il linguaggio è diretto. Naturalmente qualsiasi mezzo si usi, può cambiare il linguaggio ma la comicità è sempre unica.
Maria Rosaria Verrone: Pensa che ci sia una differenza tra pubblico napoletano e quello cilentano, ha notato reazioni diverse?
Paolo Caiazzo: Nel Cilento ci manco in prosa da un po' di tempo, qui ci vengo spesso da turista, mi trovo benissimo, ci trascorro momenti bellissimi. Non saprei dare una risposta, vedremo questa sera come risponderà il pubblico per questa commedia divertente ed ironica, una commedia inusuale, dove c'è la lotta tra il bene e il male. Il lato oscuro e il lato chiaro che si alternano, con diversi momenti di divertimento e di riflessione .
Maria Rosaria Verrone: Se ha letto l'articolo che le ha scritto Marisa Russo in Cilento Notizie per la presentazione di questo suo spettacolo teatrale, al teatro La Provvidenza, ha potuto notare che la giornalista si chiede se questa pie'ce vuole essere anche una giustificazione ai giovani di un comportamento poco etico, diffuso perché dovuto al tipo di società in cui vivono?
Paolo Caiazzo: No, assolutamente, la commedia non può essere una giustificazione per gli eventi drammatici degli ultimi tempi. È solo l'analisi del fascino del male, quello che definiamo "l' affascinazione del diavolo". Siamo attratti dal cattivo, facciamo il tifo per il cattivo. Il protagonista è una persona che dice di rispettare sempre la legge, eticamente è intoccabile ma sostanzialmente è stato uno dei fans di Diabolik che è un ladro, come pure, insieme alla sua generazione, ha tifato per Lupin, Sandokan, corsari, ecc. Ora i giovani sono attratti dai protagonisti del male usciti da Gomorra, Scarfece, Romanzo criminale. Non è cambiato nulla, forse! Come sempre siamo attratti dai cattivi, un fascino che è il frutto di un "difetto di fabbrica del genere umano". Lo spettacolo tratta un argomento insolito per una commedia ma, tra risate e riflessioni, il contenuto potrebbe risultare utile per la crescita umana.
Maria Rosaria Verrone: Qualche anno fa, ho avuto modo a Santa Maria di Castellabate, di assistere ad un suo meraviglioso spettacolo insieme a Federico Salvatore. Un ricordo per questo artista che, purtroppo, ci ha lasciato?
Paolo Caiazzo: Quella fu sicuramente una serata storica, dopo qualche mese Federico è stato male! Con lui ci siamo prima frequentati e conosciuti in ambito personale, non lavorativo. Abitavamo a Portici, avevamo amici in comune, nella solita passeggiata nel centro della cittadina si parlava di tutto, dallo spettacolo alla politica, uno scambio di vedute che ci ha fatto crescere. Alla fine abbiamo deciso di realizzare uno spettacolo insieme, uno spettacolo dirompente. Facevamo tre bis, dovevamo imporre il finale perché la gente ci impediva di andare via.
Maria Rosaria Verrone: Ho letto che è di San Giorgio a Cremano, la stessa città di Massimo Troisi. Ha avuto modo di conoscere questo artista indimenticabile?
Paolo Caiazzo: Il mio grande rammarico è di non averlo potuto conoscere, ero agli inizi della mia carriera artistica e Massimo era già andato via da San Giorgio. Mia sorella più grande di me, sì. Ho avuto però il piacere di condividere il palcoscenico con Lello Arena, De Caro e con gli altri suoi amici storici, ho avuto modo poi di sentire il suo profumo da direttore artistico del Premio Massimo Troisi. E lì che ho potuto dare sfogo alla mia ammirazione per Troisi, un faro importante per la mia navigazione artistica.
Maria Rosaria Verrone: Non c' è che dire, San Giorgio a Cremano produce talenti!
Paolo Caiazzo: È una zona particolare, tra l' incudine e il martello. Il Vesuvio alle spalle che è esplosione, pericolo, invece dall'altra parte il mare, l' orizzonte, l' infinito. Fra questi due elementi enormi ci sentiamo piccoli, di conseguenza forse prendiamo tutto con leggerezza, questa sarà sicuramente la nostra forza!
Maria Rosaria Verrone: Artista Caiazzo, io la ringrazio per la sua gentilezza, disponibilità e, ne sono sicura, questa sera ci regalerà molte emozioni!
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