Roccadaspide, iniziativa "Tracce di Memoria, la Shoah e le generazioni future"
Il Comune di Roscigno, guidato dal sindaco Pino Palmieri, parteciperà lunedì 27 gennaio 2025 all'iniziativa intitolata “Tracce di Memoria: la Shoah e le generazioni future”, organizzata presso l’aula consiliare del Comune di Roccadaspide. L’evento si inserisce nel contesto della Giornata della Memoria, un’occasione internazionale per riflettere sugli orrori della Shoah e sul dovere di tramandarne il ricordo.
«La partecipazione a questa iniziativa il 27 gennaio, insieme ai sindaci di Roccadaspide e Monteforte Cilento, e alla nostra preside Rita Brenca, rappresenta per noi un momento di grande riflessione e responsabilità – sottolinea il sindaco Palmieri – Ricordare la Shoah non è solo un dovere verso le vittime di quelle atrocità, ma anche un impegno ad educare le nuove generazioni affinché simili tragedie non si ripetano mai più. È fondamentale mantenere viva la memoria e ribadire i valori di pace, rispetto e solidarietà».
L’evento è organizzato dalla scuola secondaria di I grado dell’Istituto Omnicomprensivo Parmenide di Roccadaspide, guidato dalla dirigente scolastica Rita Brenca. L’istituto comprende le scuole di Roccadaspide, Roscigno e Monteforte Cilento.
«Come scuola è nostro dovere trasmettere alle nuove generazioni non solo la conoscenza di un evento che ha reso buio un periodo della nostra Storia, ma anche i valori che possono prevenire il ripetersi di simili tragedie – dichiara la preside Brenca – Insieme alla referente di queste tematiche, la professoressa Cotignola, si è ritenuto opportuno vivere questa giornata. Tutto sarà incentrato sul concetto di memoria: non solo un dovere verso chi ha sofferto ma anche uno strumento per costruire un futuro migliore e più giusto».
La dirigente ha, inoltre, sottolineato l’importanza di educare i giovani a riconoscere e contrastare ogni forma di odio, razzismo e discriminazione. «Negli ultimi eventi a cui abbiamo assistito, come quello che ha riguardato la senatrice Liliana Segre, abbiamo visto come alcuni valori fondamentali siano stati messi in discussione. Non possiamo permettere che l’indifferenza o la superficialità cancellino il ricordo di quanto accaduto. Prima che dirigente scolastica, sono stata educatrice per molti anni e credo che il nostro ruolo non sia solo quello di formare menti ma anche di nutrire i cuori dei nostri giovani. Non è semplice parlare di Shoah, ma è essenziale, proprio perché è opportuno aiutare i ragazzi a sviluppare empatia e senso critico».







