Vallo della Lucania Teatro La Provvidenza L'Avaro Immaginario
da Molière a Luigi De Filippo sguardo colto sulla società
di Marisa Russo | BlogDon Mario Bamonte, Direttore Artistico del Teatro La Provvidenza, ci propone di salutare Gennaio con l'atto unico svolto in sette quadri ambientato nel seicento "L'avaro immaginario" di Enzo Decaro, che stimola più a pensare che a sorridere.
Ricordiamo Enzo Decaro fece parte del famoso trio comico con Massimo Troisi e Lello Arena, impegnato in una nuova comicità napoletana.
Il titolo è la sintesi dei titoli delle due opere di Molière "L'Avaro" ed "Il malato immaginario". La famiglia di teatranti Bruno parte da Nola e si dirige in Francia per incontrare Molière. Il viaggio più che nello spazio è nel tempo, nel 16OO. E' evidente il richiamo a Giordano Bruno di cui è stata richiesta anche recentemente a Papa Bergoglio la riabilitazione !
Con riferimenti ai testi di Molière e dei De Filippo il messaggio culturale è complesso, si evidenzia una società che muta relativamente.
"La vera maschera è quella che resta quando uno si è tolta la maschera indossata" queste parole di De Caro chiariscono il contenuto di questa complessa pièce.
L'opera evidenzia come i tempi sono solo relativamente mutati, sempre soffocati gli umani da poteri dominanti, oggi quello economico, come già suggerisce il titolo.
E' evidenziato il linguaggio teatrale come stimolo a riflettere non come evasione!
In scena gli attori, oltre il regista Enzo Decaro, Nunzia Schiano, Luigi Brignone, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Fabiana Russo, Ingrid Sansone.
Coinvolgente la musica di Nino Rota oltre a villanelle napoletane.





