Ai Cilentani invito a visitare il Murale più grande di Italia
di Marisa Russo | BlogRicevere la richiesta dal Presidente della Pro Loco di Montecalvo Irpino, Pompilio Albanese, dopo 36 anni dall'esecuzione di quel Murale che Ideai e Diressi, di un mio scritto da introdurre in un nuovo catalogo in più lingue date le continue visite anche di stranieri, è stata una grande emozione! Sarà per il suo nome dedicato a Santo Pompilio che in questo paese ebbe i natali? Ci sono altri luoghi del Nord che continuano da quaranta anni a farmi richieste con stima e rispetto avendo ben operato, ma qui in questo amato Sud non si era verificato!! Voglio quindi sollecitare gli abitanti di questa terra da me scelta ed amata, il Cilento, a visitare questa opera in questo suggestivo paese. Il tappeto volante di questo grande Murale Artistico di 51O metri quadri e' il primo, essenziale ed evidente Messaggio Artistico. Tutto si svolge su quel tappeto che invita ad innalzarsi dalla realtà materiale, contingente, evidenziando la ripetitività delle motivazioni degli eventi. Quel tappeto conduce nel volo che l'Arte consente, in una visione superiore con quella "lampada" di Aladino che "illumina" un profondo sentire, in un distacco da ingordigie, materialismo, possessività, sete di potere, invitando a conoscenze superiori, profonde. Intersecando leggende e miti non casuali con realtà storiche, in un gioco di simboli, esorta l'umanità ad "ELEVARSI".
La scelta di comunicare con il linguaggio Artistico attraverso i Murales, all'aperto, al di fuori di ogni circuito di gallerie e di ogni mercato, con opere rivolte a tutti, usufruibili da tutti, e' una profonda scelta ideologica che intrapresi dopo osservazioni in circuiti diversi tra famosi critici d'Arte, selezionando e presentando Artisti nelle famose organizzazioni Artistiche come l'Arte Fiera di Bologna, l'Expo' Arte di Bari, Primavera d'Arte a Palazzo degli Affari a Firenze ecc.ecc. Contrariamente pero' alle motivazioni per cui nacquero i Murales, come protesta, scelsi di farne messaggi culturali, di richiamo ad un senso profondo della vita, scegliendo come linguaggio pittorico un accurato surrealismo simbolico, mai distruggendo la forma, consapevole che essa e' non casuale, ma espressione di profondi contenuti!! Tali Murales non sono quindi semplici llustrazioni, ma messaggi di contenuti realizzati con il linguaggio delle forme e dei colori.
Lavorammo a Montecalvo a lungo, anche con il freddo ed a volte con la neve, senza mai sottrarci a queste calamità atmosferiche!
Ero entusiasmata anche di essere in Irpinia, la patria di mia madre, Linda Sepe, e dei suoi antenati. Mio nonno materno Avvocato Arcangelo Sepe, era famoso e molto stimato come poeta in latino.
Nel suo paese, Sant'Angelo dei Lombardi, gli hanno dedicato una strada ed una fontana. Da questo nonno penso di aver ereditato la passione per il linguaggio Artistico. Sentii infatti la necessità di lasciare il mio impegno in campo scientifico, inculcatomi da mio padre il matematico, scrittore di tanti libri di matematica, Preside di Liceo Statale Ugo Russo, impegno che continua mio fratello il fisico Lucio Russo, Saggista, professore all'Università di Tor Vergata a Roma.
Con lo studio approfondito del linguaggio simbolico cerco di comunicare messaggi simbolici silenziosi che vanno "sentiti" con l'emozione, con l'intuito non con la sola razionalità.
Inutilmente tenta di salire sul tappeto volante lo Scazzamauriello presente nella fantasia della popolazione localepp.
Il dispettoso folletto e' capace di defecare denaro, feci tanto volute e bramate dalla maggior parte degli umani!
Quel colore oro del vile denaro diviene quindi, nella esaltazione della pacchiana, della contadina in costume locale, il giallo oro delle spontanee ginestre rigeneratrici e delle spighe di grano in un inno alla natura vegetale che dona veri preziosi valori.
Evidenziato l'arrivo dei Longobardi (571 d.C.), spinti dal rappresentato vento della storia che scompiglia le capigliature, che fondarono la nuova Avellino e quindi Irpinia in posizione strategica per la comunicazione con Salerno e Benevento. La centralità raggiunta e' rappresentata dalla circolarità dello scudo ingigantito.
In quel nodo che unisce Storia e Mito, appare la Dea Mefite, il cui culto era sentito in tale territorio, che porta nuova linfa, Divinità intermedia tra terra e cielo, invocata per la fertilità del terreno, perché Dea delle acque.
Il legame tra terra e cielo e' evidenziato anche dalle Yanare che dalla terra volano in cielo con le scope con cui ripuliscono i mali.
Credenze particolarmente diffuse dalla invasione dei Longobardi.
La Dea delle acque nella fantasia popolare ha punito anche l'oste di contrada Malvizza che, secondo la leggenda, mangiava i bambini e li offriva anche agli avventori! Inabissato nelle acque per punizione, continua ad emanare quell'odore mefitico.
Al male si oppone la figura positiva di Diana protettrice della Natura, della Vita!
Esaltata ancora la Natura ricordando, con una immagine evanescente, trasparente per esaltarne la spiritualità, il locale Beato Felice da Corsano che, si narra, rinchiusosi in una grotta, sopravvisse per merito di un corvo che gli portava ogni giorno del pane.
Ricordati i Crociati armati di lance e scudi che, tornati dopo la conquista della Terrasanta, costruirono a Montecalvo l'ospedale dedicato a Santa Caterina d'Alessandria.
Ricordando i tanti malati e feriti lì accolti per varie cause, segue l'immagine devastante simbolica del grave terremoto che colpì questa terra, evidenziata in prima fila una mamma disperata con in braccio suo bimbo morente.
Nell'invitare ad osservare, a "leggere" questo Murale, ricordo coloro che lo inaugurarono, oltre al Sindaco e l'Assessore alla Cultura del Comune di Montecalvo, il Presidente della Commissione Ambiente al Senato, Senatore Luigi Franza, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Onorevole Aniello De Chiara, il membro della Commissione Pubblica Istruzione alla Camera dei Deputati, Onorevole Michele D'Ambrosio.
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