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Celle di Bulgheria: Regalata l'opera che lo definisce il paese dell'ospitalità

Il dipinto della Verrone dalla Mostra D'Arte "Cilento tra Luci ed Ombre" alla Casa Comunale

📅 mercoledì 26 febbraio 2025 · 📰 CulturaCilento

26022025 opera verrone celle di bulgheria
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

Nella foto l’Artista Maria Rosaria Verrone dona al Sindaco di Celle di Bulgheria, Gino Marotta, l’opera da lei realizzata e dedicata a tale paese definito il luogo dell’ospitalità, per la Mostra Itinerante "Cilento tra Luci ed Ombre" . Testimone la madrina del gruppo Arte per Comunicare, Annamaria Severino.

E’ stata Celle di Bulgheria la prima tappa della Mostra d'Arte Itinerante da me Ideata e Diretta, ispirata da ricerche dell'Archeologo Fabio Astone che evidenziano il Genius Loci del Territorio Cilento. Ad accoglierci ci furono, oltre il Sindaco Gino Marotta, il Presidente della Pro Loco, Francesco Pepe, il Parroco Don Ivan Ciociaro, Pasquale Sorrentino Consigliere Provinciale delegato al Turismo, Attilio Quirino Vassalli Consigliere Provinciale dell'UNPLI di Salerno, Associazione delle Pro Loco.

Fu scelta questa località per iniziare questo tour Artistico perchè tale paese, che ha mantenuto il legame con la Bulgaria, con ancora continui scambi, sembra essere simbolo della cultura dell'accoglienza, come evidenzia l'opera pubblicata di Rosaria Verrone con l'abitante a braccia aperte nella bellezza Naturale del luogo ai piedi del Monte tra colorate orchidee e rigogliosi ulivi.

L’opera evidenzia anche l'influenza determinante che la religione ha avuto nel Cilento, con i Monaci Basiliani prima e poi con i Benedettini, anche nella struttura fisica come le Celle, che danno il nome a questo paese, rappresentate nel dipinto!

Il Sindaco Gino Marotta mostrò subito interesse al progetto ed ammirò l’opera che esprime il Genius Loci di Celle di Bulgheria e chiese se l’autrice voleva regalarla al Comune. La giusta sua risposta fu che doveva ancora essere esposta in altre sette paesi per l’iter previsto.

Ora, con precisione per l’impegno preso, Maria Rosaria Verrone ha consegnato l’opera donata.

Diffusa l’attribuzione dell’origine del nome Cilento a Cis-Alento, al di qua del fiume Alento, nemmeno reale configurazione geografica. Le ricerche invece dell’archeologo Fabio Astone, ritrovando un collegamento con il mondo Etrusco, danno a questo nome, e quindi a questa terra, la sintesi di quel fascino che intuitivamente la sensibilità coglie. Verrebbe da Cilens, Divinità Etrusca Femminile alla quale attribuivano il presiedere dei passaggi luce-ombre, giorno-notte e viceversa. Allora ci appare Cilens in tutta la sua bellezza nei magnifici tramonti cilentani e nelle sue chiare albe. Affascinante pensare che questo movimentato territorio, tra montagne, colline, coste, mare, tra luminose spiagge ed ombrati boschi fosse dedicato alla Dea che presiedeva al passaggio luci-ombre! Sembra ritrovare anche nel carattere cilentano, ora solare, vitale, ora malinconico, ombroso, con un forte senso della morte, una memoria genetica di quella che dovette essere una profonda influenza della Dea delle luci e delle ombre che determinava anche gli influssi esistenziali.

Auspichiamo in particolare con questo paese affascinante, per storia e per habitat naturale, una collaborazione culturale che sviluppi anche sempre più il grande valore evidenziato dal dipinto: l’accoglienza!!!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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