Agropoli, chiude l'ospedale, e la giunta si auto-sospende
Non aderisce alla lega come aveva minacciato nei giorni scorsi, ma si autosospende - insieme alla sua giunta di centrosinistra e ai consiglieri di maggioranza - il sindaco di Agropoli Franco Alferi. La forma di protesta è stata decisa in seguito alla possibile chiusura del pronto soccorso attivo del locale ospedale e di una sua riconversione, come previsto dal piano ospedaliero.
Consegnano le deleghe tutti gli assessori e i quindici consiglieri comunali di maggioranza che hanno infatti annunciato ufficialmente la presa di distanza dai partiti di appartenenza, il Partito democratico, l'Udc, l'Udeur, i Verdi e Rifondazione comunista. A chiarire la decisione una nota diffusa oggi dal presidente del Consiglio comunale Agostino Abate, nella quale si riporta uno stralcio di verbale della conferenza dei capigruppo consiliari, tenutasi nei giorni scorsi. ''La storia politico-economica di Agropoli - si legge nel verbale - è costellata da una lunga serie di occasioni di sviluppo sempre sfuggite per assenza di valida rappresentanza locale ai livelli provinciali e regionali e per il fallimento totale di tale politica sovra comunale''.







