La “Carta di Amalfi” per un nuovo rapporto tra destinazioni turistiche e comunità residenti
È ufficiale: con la firma della Carta di Amalfi, oltre 25 tra sindaci e amministratori locali hanno dato il via a una nuova alleanza per affrontare con strumenti concreti le sfide del turismo contemporaneo. L’iniziativa è nata nel contesto del Summit Nazionale “Destinazioni e Comunità per un Turismo più sostenibile”, tenutosi il 3 e 4 aprile presso l’Antico Arsenale di Amalfi.
Tra i partecipanti, i rappresentanti di alcune tra le più prestigiose mete italiane — da Capri a Courmayeur, da Ischia a Polignano a Mare — tutti uniti dal comune obiettivo di riequilibrare il rapporto tra flussi turistici e qualità della vita delle comunità residenti.
Un patto per la sostenibilità turistica
La Carta di Amalfi rappresenta un impegno condiviso che si fonda su quattro pilastri, come spiegato dal sindaco di Amalfi Daniele Milano:
Allineamento strategico tra enti locali e governo,
Sostenibilità integrata con il territorio,
Qualità dei servizi pubblici,
Tutela dell’identità culturale e dell’economia locale.
Zone Turistiche Speciali (ZTS) e strumenti straordinari
Tra le proposte principali emerse dal Summit:
Istituzione delle ZTS, ovvero aree con affluenza turistica che supera costantemente le capacità locali, dove i sindaci possano adottare misure straordinarie per gestire mobilità, accessi e sicurezza.
Flessibilità fiscale e normativa, con la richiesta di maggiore autonomia nel regolare offerta ricettiva e assunzioni stagionali per far fronte ai picchi turistici.
Studi scientifici sui flussi, come annunciato da Capri e Ischia, per definire limiti orari agli sbarchi e salvaguardare porti e vivibilità urbana.
Voci dai territori
Il Sindaco di Capri, Paolo Falco, ha evidenziato la necessità di regolare i collegamenti marittimi in autonomia, mentre Gaetano Manfredi, Presidente ANCI, ha auspicato una proposta nazionale che rispecchi le realtà dei territori.
Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena, ha denunciato il limite di “armi spuntate” per affrontare i picchi stagionali, e Michele Cereghini (Pinzolo) ha richiamato l’attenzione sul “turismo di qualità” come strada per proteggere residenti e ospiti.
Vito Carrieri, sindaco di Polignano, ha chiarito: “Non vogliamo combattere il turismo, vogliamo tutelarlo prima che i residenti diventino nemici”. Una linea condivisa da Fabrizia Pecunia (Riomaggiore), che ha sottolineato il valore della progettualità condivisa.
Verso una rete nazionale
Il presidente della Commissione Turismo del Senato, Luca De Carlo, ha promesso attenzione concreta alle proposte nate dalla Carta, riconoscendo nei sindaci i veri custodi dei territori.
Il documento siglato ad Amalfi costituisce un primo passo verso una rete strutturata di Comuni turistici, che chiede ora voce in capitolo a livello normativo e finanziario, per garantire un turismo sostenibile, inclusivo e rispettoso dell’identità dei luoghi.







