Padula difende la sua linea sulla scala alla Certosa: «Basta polemiche, servono unità e visione condivisa»
Padula, 7 aprile 2025 – L’Amministrazione comunale di Padula rompe il silenzio sulla vicenda della scala metallica installata all’esterno della Certosa di San Lorenzo, replicando alle recenti dichiarazioni del presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio, Angelo Paladino. La sindaca Michela Cimino ha spiegato che, sin dall’inizio della polemica, il Comune ha scelto un approccio istituzionale, evitando di alimentare tensioni e rispettando le opinioni espresse.
Cimino ha ricordato che già il 17 maggio 2024, durante una visita a Padula, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano aveva definito la scala un “obbrobrio”, impegnandosi pubblicamente, insieme al Direttore Regionale dei Musei della Campania Massimo Osanna, a rimuovere l’opera. Un impegno ribadito poco dopo, l’11 giugno, a Napoli, nel contesto dell’Accordo di Valorizzazione, sottoscritto anche dal Comune.
L’Amministrazione contesta quindi la narrazione secondo cui la rimozione sarebbe merito esclusivo di Paladino, sottolineando che un simile atteggiamento sminuisce il lavoro svolto a livello istituzionale e appare finalizzato a ottenere visibilità personale. Cimino ha inoltre sottolineato che, per rimuovere un’opera pubblica, esistono iter amministrativi ben definiti, che chi ha avuto incarichi pubblici dovrebbe conoscere.
Se da un lato la rimozione della scala rappresenta una notizia positiva, resta aperta la questione della fruizione del piano superiore della Certosa, prevista nel progetto di restauro finanziato con fondi PON Cultura e Sviluppo. La scala doveva servire proprio a questo scopo, consentendo l’accesso a spazi oggi inaccessibili, inclusi ambienti destinati a eventi e mostre.
In merito alle affermazioni di Paladino su un presunto calo dei visitatori, il Comune smentisce categoricamente, parlando invece di un trend in lieve ma costante crescita dal 2023.
La sindaca ha ribadito che la promozione turistica della Certosa è da anni una sfida per il territorio e che il sito è sotto la diretta gestione del Ministero della Cultura. Proprio per questo motivo, l’Amministrazione ha chiesto di poter ottenere autonomia gestionale, così da intervenire con maggiore efficacia.
Nel frattempo, il Comune ricorda di aver portato avanti numerosi progetti per il rilancio del sito e del territorio. Tra questi: proposte di finanziamento per progetti archeologici e di accessibilità, adesione al Tourism Digital Hub, collaborazioni con Archeoclub e Pro Loco, partecipazione a iniziative per gli italo-discendenti, rievocazioni storiche, valorizzazione dei borghi, eventi culturali e promozionali, festival musicali, iniziative natalizie e attività di rete con altre amministrazioni.
L’obiettivo, afferma l’Amministrazione, è quello di trasformare la Certosa in un polo culturale vivo e partecipato, capace di attrarre visitatori offrendo esperienze coinvolgenti e inclusive. Le attività promosse durante l’anno sono pensate per animare la comunità locale, rafforzare il senso di appartenenza e, allo stesso tempo, incentivare un turismo di qualità.
Il rilancio del monumento, secondo la visione dell’Amministrazione, passa da una strategia condivisa che includa risorse economiche, infrastrutture adeguate, eventi di richiamo internazionale e una forte sinergia tra enti pubblici e privati.
Concludendo, il Comune esprime rammarico per quella che definisce una “polemica sterile” e invita a evitare logiche divisive. «Se continuiamo a dividerci e a cercare il protagonismo, rischiamo l’isolamento e il declino. La Certosa è un bene di tutti: solo con l’impegno comune possiamo costruirne il futuro», ha affermato la sindaca Cimino.







