"Culture Immateriali": presentazione sabato 10 maggio dell'ultimo volume del sociologo Pasquale Martucci
Le culture immateriali, che includono le pratiche, le rappresentazioni, le espressioni, nonché le conoscenze e le abilità, sono tutto ciò che oggi fa parte del “Patrimonio Culturale Immateriale Mondiale”.
Il termine cultura è inteso, secondo un significato antropologico, come l’acquisizione della consapevolezza del ruolo che ogni essere umano esercita e gli compete nella società.
Tra le più rilevanti espressioni delle risorse culturali, ci sono le feste popolari, di recente rivalutate e riproposte, che si svolgono in contesti caratterizzati da ruderi di età preistorica, palazzi gentilizi e castelli, vicoli stretti e case addossate l’un l’altra che formano importanti centri storici da visitare.
Questo volume è una ricerca che studia 35 espressioni festive del territorio del Cilento, Alburni e Vallo di Diano, individuando le caratteristiche principali: organizzazione, rilevanza dell’evento, partecipazione del pubblico, contenuti simbolico-rituali e culturali, rilievo economico, condivisione e adesione.
Si è utilizzata una metodologia qualitativa che, partendo dal soggetto/ricercatore, ha inteso confrontare documenti raccolti in loco, riscontri sul campo, informazioni tratte dai social media e dagli audiovisivi, al fine di conoscere, descrivere, valutare e comprendere come le espressioni e le rappresentazioni possono essere conservate, preservate e trasmesse alle nuove generazioni.
Nella parte iniziale, l’autore ha compiuto alcune riflessioni sul Patrimonio della cultura cilentana che è ricca di risorse materiali ma anche di iniziative pensate dall’uomo per riproporre e trasmettere alle future generazioni le espressioni di una tradizione antica.
È stato affrontato il concetto di mito che ha rappresentato per le popolazioni forme di appartenenza comunitaria, affermata ed arricchita nel corso dei secoli. La conoscenza delle culture e dei miti sono determinanti per affermare le manifestazioni e le espressioni che caratterizzano la vita quotidiana delle persone.
Se il processo attivato riguarda il senso delle feste ed i cambiamenti che hanno subito negli ultimi tempi, queste concettualizzazioni portano direttamente agli eventi che si svolgono nel territorio, utilizzando un approccio sociologico con la costruzione di indicatori e di griglie di valutazione.
La presentazione dei risultati ha permesso di compiere comparazioni e riscontri, non tanto per produrre una classifica, quanto piuttosto per verificare punti di forza e di debolezza e permettere agli organizzatori di compiere azioni per affermare in maniera più compiuta le varie espressioni festive.
Le conclusioni sono affidate alle possibilità che un turismo diversamente inteso e rivolto alle nuove generazioni possa costituire per il territorio una importante occasione di sviluppo.
Introduce e modera:
Ezio Martuscelli
(Presidente Progetto Centola e Gruppo Mingardo/Lambro Cultura)
Interventi:
Antonella Casaburi
(Scrittrice)
Giusi Del Giudice
(Direttrice Museo “G. Stifano”)
Antonio Di Rienzo
(Studioso di cultura popolare)
Rita Gravina
(Storica)
Sergio Mantile
(Sociologo, Presidente APS)
Partecipa l’autore








