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Riforma del Codice Penale sui reati contro gli animali, la soddisfazione dell’Ordine dei Veterinari di Salerno

Il presidente Orlando Paciello esprime soddisfazione: “Gli animali finalmente riconosciuti come esseri senzienti e titolari di diritti”

📅 venerdì 30 maggio 2025 · 📰 AttualitàSalerno

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L’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Salerno esprime grande soddisfazione per l’approvazione definitiva da parte del Senato della legge che riforma il Codice Penale in materia di reati contro gli animali. Il presidente Orlando Paciello, già audito lo scorso novembre 2024 in Commissione Giustizia alla Camera, sottolinea l’importanza del nuovo testo: “La legge segna un cambio di paradigma: gli animali non sono più tutelati solo in via indiretta, ma come soggetti di diritti, in linea con il principio europeo che li riconosce come esseri senzienti”.

La riforma, contenuta nel disegno di legge n. 1308, modifica radicalmente il Titolo IX-bis del Libro II del Codice Penale, introducendo tutele più incisive e pene più severe. Tra le novità, l’articolo 544-quater punisce con multe tra 15.000 e 30.000 euro chi organizza o promuove spettacoli che comportino crudeltà sugli animali. L’articolo 544-quinquies aumenta la pena detentiva fino a quattro anni per i combattimenti tra animali, punendo anche l’addestramento e le scommesse con pene detentive e pecuniarie.

In caso di coinvolgimento di minori o armi, sono previste aggravanti e misure antimafia. Viene inoltre introdotto il divieto di diffondere immagini di combattimenti, e l’articolo 544-septies prevede un aumento di pena fino a un terzo in presenza di minori o strumenti informatici.

La legge inasprisce anche le pene per l’uccisione e il maltrattamento (articoli 544-bis e 544-ter) e introduce nuove sanzioni per l’uccisione o il danneggiamento di tre o più animali appartenenti a greggi o mandrie (articolo 638). Per l’abbandono (articolo 727), l’ammenda minima passa da 1.000 a 5.000 euro.

Il nuovo articolo 260-bis del Codice di procedura penale disciplina l’affido e la protezione degli animali sequestrati, stabilendo che non possono essere abbattuti o ceduti durante le indagini.

La riforma tocca anche la responsabilità amministrativa degli enti coinvolti nei reati, prevedendo sanzioni pecuniarie e interdittive. Restano valide le eccezioni previste da leggi speciali per attività come caccia, pesca, allevamento e spettacoli circensi.

Importanti novità riguardano anche gli animali da compagnia: vietato l’uso delle catene, salvo casi motivati, e multe per traffico illecito o mancata registrazione.

Per la fauna selvatica, l’articolo 727-bis prevede arresto fino a un anno e ammende fino a 8.000 euro; per la distruzione di habitat protetti, l’arresto arriva a due anni con ammenda non inferiore a 6.000 euro. È stato introdotto inoltre il divieto di utilizzare a fini commerciali le pellicce e le pelli dei gatti domestici (Felis catus).

Il presidente Paciello conclude: “Questa legge riconosce finalmente il valore degli animali nella nostra società e la loro tutela come parte essenziale del rispetto per la vita e la biodiversità”.

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