Addio a Franco Chirico, il visionario che ha cambiato il volto del Cilento
SALERNO – Il Cilento saluta con commozione Franco Chirico, figura centrale della storia recente del territorio. Avvocato, politico, economista, ma soprattutto instancabile costruttore di futuro, Chirico ha segnato con la sua visione e il suo impegno oltre mezzo secolo di vita cilentana.
La sua eredità materiale e simbolica è immensa. Negli anni ’80, fu definito da Carmelo Conte “il Mattei del Cilento” per la capacità di progettare e realizzare opere strutturali e strategiche, in grado di cambiare il volto di una terra rimasta a lungo ai margini.
Due i progetti che meglio rappresentano il suo operato: la Diga dell’Alento, un’infrastruttura fondamentale per l’autonomia idrica, la sicurezza e lo sviluppo agricolo del territorio, e il Consorzio di Bonifica Velia, che sotto la sua guida è diventato un modello nazionale nella gestione del suolo e dell’irrigazione. Intorno a questi due pilastri, Chirico ha costruito lavoro, dignità e crescita per il Cilento.
Nel 2024, a 86 anni, era stato rieletto con un consenso larghissimo (255 voti su 307) alla guida del Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario, confermando un primato di longevità e fiducia forse senza pari.
Figura carismatica e talvolta controversa, ha affrontato anche critiche e processi, da cui è sempre uscito a testa alta. Ma oggi, al di là delle polemiche, il Cilento lo ricorda come un uomo che ha avuto il coraggio di sognare e di realizzare.
Con Franco Chirico se ne va un pezzo di storia viva, ma resta il segno indelebile della sua opera: infrastrutture, idee, visione. Un lascito profondo che continuerà a guidare il territorio verso il futuro.







