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Il sindaco di Roscigno Pino Palmieri "Necessità di una revisione del sistema di gestione delle risorse idriche e dei rifiuti"

📅 mercoledì 20 agosto 2025 · 📰 AttualitàCilento

20082025 fontana acqua
Credits Foto Couleur | pixabay.com

Comunicato Stampa

Si riporta integralmente una dichiarazione del sindaco di Roscigno Pino Palmieri sulla necessità di una revisione del sistema di gestione delle risorse idriche e dei rifiuti.

«Il referendum del 2011 ha rappresentato un momento fondamentale per il nostro Paese, sancendo con chiarezza la volontà popolare di mantenere la gestione dell’acqua in ambito pubblico. A distanza di oltre dieci anni, è doveroso constatare che quella volontà è stata sostanzialmente tradita.

In particolare, nella provincia di Salerno, la gestione è stata progressivamente affidata a società partecipate che, pur formalmente pubbliche, rispondono più a logiche di partito che ai principi di efficienza, trasparenza e vicinanza ai territori. Ne è derivato un sistema burocratizzato e spesso distante dai bisogni reali delle comunità, nel quale i Comuni – soprattutto i più piccoli – sono stati di fatto espropriati della possibilità di gestire direttamente una risorsa essenziale come l’acqua.

È bene ricordare che fino a qualche anno fa i Comuni con popolazione inferiore ai mille abitanti erano legittimati a gestire in proprio il servizio idrico, offrendo in molti casi un servizio efficiente e a costi contenuti. La normativa successiva ha invece imposto l’obbligo di aderire a società partecipate, privando le amministrazioni locali di ogni margine di autonomia.

Alla luce di tali considerazioni, ritengo necessario avviare una profonda riflessione sul modello attuale e promuovere un percorso di revisione che restituisca ai territori la possibilità di partecipare attivamente alla gestione delle risorse idriche, nel pieno rispetto dell’esito referendario e dei principi di democrazia partecipata.

È opportuno evidenziare inoltre che, in maniera analoga, anche la gestione dei rifiuti sarà oggetto di una riorganizzazione che rischia di penalizzare i piccoli Comuni, vanificando i sacrifici fatti in questi anni per assicurare livelli elevati di raccolta differenziata ed un servizio efficiente e virtuoso. Questo ulteriore accentramento non tiene conto delle specificità territoriali e delle buone pratiche consolidate dalle amministrazioni locali.

Il bene acqua e la corretta gestione dei rifiuti appartengono alle comunità e non possono essere subordinati a interessi estranei al territorio.

Per questo auspico l’avvio di un confronto istituzionale serio e costruttivo, con l’obiettivo di costruire un sistema di gestione realmente pubblico, efficiente e vicino ai cittadini».

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