CILENTO TRASFERIMENTI DI PARROCI: COMMENTI TUTT’ALTRO CHE SPIRITUALI

Un Comunicato Stampa del Vescovo Calvosa da Vallo della Lucania annuncia la necessità di trasferimento di vari parroci, da costoro accettati con comprensione.

Le reazioni di molti praticanti verso alcuni dei nuovi annunciati, sia a voce che per iscritto sui social, sono veramente avvilenti, con epiteti assurdi ed offensivi.

Nell’assistere a questa vergogna l’avvilimento, per chi ragiona e vive un sentimento religioso, è immenso!

Mi chiedo cosa allora hanno inculcato i precedenti parroci, solo l’osservazione esteriore, la simpatia, il carattere gradevole.

Non hanno stimolato alla conoscenza dei veri, fondamentali valori. Non hanno migliorato il loro pensare e sentire con la frequentazione nella Chiesa. C'è molto da pensare e considerare! Faccio un accorato appello a coloro che conducono la Chiesa, non è sufficiente la fredda pratica dei riti religiosi, necessita una comunicazione profonda, non saltuaria di sacerdoti preparati e comunicativi e coinvolgimenti maggiori di coloro che si ritengono cristiani. La problematica è molto seria e grave ed in ogni occasione si rivela drammaticamente.

E’ la capacità dei parroci di stimolare la spiritualità, di far crescere il pensiero, il sentire, l’agire nella giusta direzione che è essenziale!

I giudizi sulla prestanza fisica, sulla giovinezza o sulla vecchiaia, sulla capacità di organizzare incontri piacevoli rivelano una totale mancanza di crescita spirituale, un fallimento, un affossamento in una vergognosa banalità e superficialità che nulla ha di religioso.

E’ ciò che trasmette di religiosità profonda con il suo insegnamento che è fondamentale per un parroco, non altro!

Non ha senso l’attaccamento alla sua materiale persona.

Giusto alternarli, trasferirli, ma anche necessario sarebbe controllarli, esaminarli, indirizzarli verso una capacità di elevare i sentimenti religiosi, la spiritualità di coloro che praticano le loro Chiese!

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