È in Cilento la migliore pizzeria d’Italia per la guida Il Golosario Ristoranti d’Italia 2026
È nel cuore del Cilento la migliore pizzeria d’Italia secondo la guida Il Golosario Ristoranti d’Italia 2026. L’Ammaccata – Antica Pizza Cilentana, con sede a Casal Velino. Riceve il premio Cristian Santomauro, fondatore del progetto di valorizzazione dell’Ammaccata, un’antica tradizione contadina. Il riconoscimento attribuito dai curatori della guida Paolo Massobrio e Marco Gatti non premia soltanto la qualità gastronomica e la cura del servizio, ma l’unicità del progetto e soprattutto la coerenza di una visione che lega cucina e pensiero in un modello circolare.
Cristian Santomauro, il più giovane tra gli ambasciatori della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, dedica la sua vita a un progetto che è insieme gastronomico e culturale: valorizzare attraverso la tradizione dell’ammaccata, il Cilento come epicentro delle culture del Mediterraneo, culla di valori e di pensiero. Terra di filosofi, di popoli e connessioni, è un territorio dove la tradizione contadina, l’ospitalità e il pensiero filosofico antico convivono in un modello di vita che unisce benessere, rispetto e conoscenza, non a caso è il territorio in cui sopravvive l’eredità dei filosofi eleati di Parmenide, in una riflessione antica sull’armonia che oggi Santomauro riporta al presente trasformandola in pratica quotidiana. Ed è proprio qui, che l’Ammaccata propone un modello culturale che va oltre il cibo e che trova nel Cilento le proprie radici, qui si traduce in un sistema produttivo fondato sulla sinergia: un equilibrio in cui ogni elemento è in relazione con l’altro, dalla terra all’uomo fino al nutrimento. L’Ammaccata è oggi uno spazio dove la Dieta Mediterranea torna a essere linguaggio e relazione. È un esempio di come, dal Cilento, allo stesso tempo, terra di filosofi e contadini, possa nascere un pensiero contemporaneo: un modello di equilibrio che unisce l’uomo alla natura, e fa della sinergia una forma di civiltà, e che traduce questi valori ancestrali in concretezza, mettendo al centro chi davvero è custode delle tradizioni: l’agricoltore.
Tutto nasce da una filiera chiusa, costruita attorno ai ritmi della natura e ai cicli della terra. I grani tradizionali del Cilento – Risciola, Carosella e Saragolla – coltivati nei terreni che circondano la pizzeria e moliti ogni settimana, sono il cuore di un lavoro di recupero e custodia avviato oltre quindici anni fa. Accanto a essi, il pomodoro quarantino, le erbe aromatiche e le foglie di campo crescono in un orto sinergico, dove le piante si sostengono reciprocamente e la fertilità è frutto di equilibrio naturale. Da questo spazio nascono gli ingredienti che alimentano la cucina, in un percorso che unisce etica, gusto e rispetto per l’ambiente. La sinergia, principio guida del progetto, non è soltanto un metodo agricolo ma una visione del mondo: ogni elemento trova senso nella relazione con l’altro, e la sostenibilità diventa un gesto quotidiano di misura e rispetto. È lo stesso spirito che anima la preparazione dell’Ammaccata Originale, presidio PAT, realizzata con impasto di grani locali, lievito madre e sale, lavorato a mano e “ammaccato” con i polpastrelli, come facevano le donne cilentane per testare la temperatura del forno, il sabato, il giorno dedicato alla panificazione. Condita con pomodoro quarantino cotto nel forno a legna, origano di montagna e cacioricotta di capra grattugiata a fine cottura, questa pizza racconta l’essenzialità di una cultura che riconosce nella semplicità la forma più alta di sapere. L’Ammaccata si prepara ancora così e Cristian è l’ultimo custode di questa tradizione.

In questo luogo senza tempo, che conserva il fascino delle antiche dimore rurali cilentane, Cristian si occupa della produzione del pane, della birra artigianale da grani tradizionali e della gestione dell’orto sinergico che segue i principi dell’agricoltura naturale. In questo luogo la memoria del territorio e i valori della Dieta Mediterranea diventano cultura, piacere e convivialità, e ogni prodotto rappresenta una fase di un percorso ciclico in cui il grano diventa impasto, poi pane o pizza, poi birra, chiudendo il cerchio della panificazione e dando continuità a un sapere antico che si rinnova giorno dopo giorno.







